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DOMENICHE A PIEDI
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Comunicato 
26 novembre 1999 0:00
 


CITTADINI OBBLIGATI A RISPARMIARE? DEMAGOGIA CHE PRIVA I CITTADINI DELLA LIBERTA' DI MOVIMENTO E CHE NON RISOLVE NIENTE.
RIDURRE DRASTICAMENTE LE TASSE E VENDERE L'AGIP-IP PER RECUPERARE LA MANCANZA DI GETTITO FISCALE.

Firenze, 26 Novembre 1999. Il ministro dell'Ambiente non ha escluso, per far fronte al rincaro della benzina, che si possa vietare la circolazione del traffico in alcune domeniche.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una proposta demagogica e autoritaria, da Stato/padrone che, per curarsi delle tasche dei suoi amministrati/assistiti, li obbliga a risparmiare. Non dovrebbe il Governo occuparsi di fornire opportunita' ai suoi amministrati, e consigliare loro le forme migliori per affrontare situazioni difficili? No, per il ministro Edo Ronchi non e' cosi', ed e' per questo che sogna di risolvere i problemi del carovita privando i suoi amministrati della loro liberta' di movimento.
E' la consueta toppa a cui continuiamo a non abituarci. Il metodo e' quello di far si' che ci si abitui all'emergenza perche' tutto sia digerito piu' facilmente, anche le cose piu' insulse e inimagginabili, facendo molta cura ad evitare di affrontare il problema alla radice e di avviarsi alla soluzione.
Sullo specifico ci rendiamo conto che, oltre al rattoppo continuo del Governo, bisogna far fronte ad un mercato del greggio che sta raggiungendo livelli mai visti prima. Ma e' proprio in queste situazioni che un Governo vicino ai suoi amministrati deve dimostrare la fiducia che Parlamento ed elettori gli hanno dato, e non -come invece fa- spremere continuamente i consumatori, scaricando su di loro tutti gli oneri economici e -come in questo caso- privandoli della liberta' personale.
A questo punto non c'e' che una soluzione: ridurre drasticamente le tasse e liberare il mercato dalla condizionante e opprimente presenza dello stesso Stato imprenditore petrolifero nel settore.
La vendita dell'AgiIp -che controlla il 50% del mercato petrolifero e della distribuzione- e' un atto dovuto, per la stesa liberta' economica e civica di ognuno e dello Stato.
Quello che lo Stato perderebbe dal gettito fiscale, sarebbe -nel breve termine- compensato dal grosso introito della vendita: i risparmiatori hanno dimostrato piu' volte di essere interessati a questo tipo di investimento piuttosto che i decrepiti e poco remunerativi Buoni del Tesoro e assimilati. Nel lungo termine, invece, questa massa monetaria ingente, potrebbe essere utilizzata per incentivazioni nei settori piu' remunerativi dell'economia, come l'informatica e Internet (dove fino ad oggi gli incentivi sono stati piu' che ridicoli): sviluppandosi, porterebbero nuovi e numerosi introiti fiscali allo Stato, compensando piu' che ampiamente quelli della benzina: si tratterebbe di ripensare il sistema d'introito fiscale, spostandolo da un gettito concentrato e alto ad uno diffuso e basso, che godrebbe vantaggi non per la sua esosita', ma dall'aver incentivato i punti giusti.
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