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Droghe e relazione ministro Interno. Scontata e senza prospettive
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Comunicato di Vincenzo Donvito
15 luglio 2019 15:44
 
 Il ministero dell’Interno ha diffuso la relazione sulle droghe per l’anno 2018 (1). Dati in linea con quel che accade in parte del resto del mondo dove tutte le droghe sono illegali… ovviamente rispetto a quelli che sono i dati conosciuti, visto che non tutto quel che è droga illegale transita attraverso le autorità di repressione e prevenzione. Una fotografia quindi di quello che il nostro ministero è riuscito a fare: maggiori sequestri con eccezione di cocaina e marijuana. La prima (cocaina), visto che nel mondo la sua diffusione è in crescita come non mai (2), forse perché i trafficanti sono diventati più bravi a non farsi individuare da polizia più occupata alle frontiere a cercare migranti rispetto a trafficanti. La seconda (marijuana), visto che i consumi di questa sostanza sono sempre in crescita (2), forse perché i consumatori ricorrono ad altri fornitori rispetto ai tradizionali spacciatori (autocoltivazione, per esempio).
Poi, oltre i dati sui sequestri che vanno considerati con molta, ma proprio molta relatività, ci sono i dati dell’attività di polizia sugli umani, con arresti in crescita, minorenni in crescita e morti in crescita.
Se consideriamo che a questi dati la prima reazione del ministro di questo dicastero, Matteo Salvini, è stata una sorta di canto del cigno colpito a morte ma che fa finta di non esserlo, la tragedia e lo sfascio sociale, umano ed economico è più che preoccupante. Così il ministro: “Nessuna tolleranza per la droga e per i venditori di morte. Grazie a Forze dell’Ordine e inquirenti che tengono sempre alta la guardia. Da parte nostra, siamo orgogliosi di aver avviato alcune iniziative come Scuole sicure per moltiplicare i controlli e la caccia ai pusher. Senza dimenticare le iniziative dei prefetti sulle grandi piazze di spaccio e il dialogo con i sindaci per allontanare balordi e criminali dalle città. Faremo sempre di più e meglio”.
Relazione e reazione scontata, senza prospettive e dove, con ipocrisia, si continua a fare credere che quanto viene fatto è il meglio che ci sia per combattere il fenomeno. I dati dicono il contrario… “ma chi se frega”, come dice spesso il nostro ministro… l’importante per lui è farsi sentire duro, forte, implacabile.
Le prospettive sono drammatiche e, anche se qualcuno ipotizza e si sta organizzando per mettere l’esercito davanti e dentro le scuole, la situazione non potrà che peggiorare.
Questo vuol dire che le politiche perseguite fino ad oggi non solo non hanno dato i risultati auspicati, ma sono proprio fallite. Le persone di buon senso e senza pruriti ideologici o di potere dovrebbero/potrebbero pensare che sia più che mai opportuno cambiare direzione e, magari anche solo sperimentalmente, avere approcci di regolamentazione per consumo, produzione e vendita. Ma, per l’appunto “persone di buon senso”, di quel buon senso che sembra sia andato a ramengo soprattutto per la droga.
Il grande elemento di riflessione, di esempio e di azione che possiamo fornire è l’osservazione di quanto sta accadendo nel resto del mondo. In Canada, dove vendita, consumo e produzione sono legalizzati e il Paese è leader mondiale di questo business (3). In Usa, dove sono già 12 gli Stati che hanno legalizzato la cannabis ricreativa e altri stanno arrivando (4), etc etc.
Saranno i nostri legislatori in grado di farne tesoro? Lo auspichiamo. Altrimenti: appuntamento all’anno prossimo con dati sempre peggiori.

NOTE
1 - https://www.aduc.it/notizia/droghe+relazione+ministero+dell+interno_135981.php
2 – dati ONU: https://droghe.aduc.it/articolo/consumo+droghe+piu+270+milioni+nel+mondo+top_29724.php
3 - https://droghe.aduc.it/articolo/mercato+cannabis+legale+verso+40+miliardi+dollari_29696.php
4 - https://www.aduc.it/articolo/cannabis+legale+legge+dell+illinois+punto_29794.php
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