CIPRIA SU UN VOLTO ABBRUTTITO DALL'INDIFFERENZA?

Firenze, 16 gennaio 2000. Dopo che il congresso dei Ds ha approvato una mozione per la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere, e per avviare la sperimentazione di somministrazione controllata di eroina, interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito:
Siamo contenti che il maggiore partito di Governo abbia deciso di fare cio' che con successo e' gia' ampiamente sperimentato in Svizzera (confermato anche da un referendum popolare, e che, l'anno scorso, ha confermato il suo successo: i morti per overdose sono passati dai 419 del 1992 a poco meno di 200), avviato da tempo in Gran Bretagna cosi' come in alcuni Lander tedeschi, e cosi' come si sta cominciando a sperimentare in questi giorni in Spagna. Questo per l'eroina.
Cosi' come siamo contenti che abbiano deciso di portare al rango di cio' che realmente e' lo spinello: una droga leggera che fa parte dei costumi della maggiorparte dei giovani, e che potrebbe tranquillamente entrare nella legalita' cosi' com'e' il tabacco o il cioccolato; evitando la continua criminalizzazione di migliaia di giovani che, come conseguenza, non smettono di spinellarsi, ma si allontanano sempre piu' da uno Stato che gli e' ostile e lontano.
E ne saremmo felici per il sistema carcerario, intasato da detenuti rinchiusi per delitti correllati ad uso e spaccio di droghe illegali.
Ma ci si consenta di dubitare che dal dire si passi al fare. Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema, cosi' come piu' volte ha detto di essere per la legalizzazione, altrettante volte ha risposto che nell'agenda del Governo non c'e' niente del genere all'ordine del giorno. E non crediamo che, anche la sola discussione all'interno dell'attuale maggioranza, sia suscettibile dall'essere messa in calendario.
Siamo contenti per lo sforzo della Sinistra giovanile, ma dobbiamo tragicamente ricordar loro che si tratta solo di un colpo di cipria su un volto abbruttito dall'indifferenza.
Saremmo felici nell'essere smentiti, ma, siamo si' sognatori, ma non creduloni.