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ETERNA GOLDEN SHARE NEMICA DEI CONSUMATORI
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Comunicato 
19 maggio 2001 0:00
 


NASCE IL NUOVO MOSTRO DELLA POLITICA ECONOMICA: IL "CONFLITTO DI PADRONI"?

Firenze, 19 Maggio 2001. Nonostante le tirate d'orecchie (non sapremmo come altro chiamarle, vista l'incidenza su chi perdura nella marachella) della Commissione Ue, la golden share continua ad essere una delle principali caratteristiche del processo italiano di liberalizzazione e privatizzazione dell'economia. Potrebbe anche toccare all'Acquedotto pugliese, inaugurando una nuova perla del capitalismo italiano che chiameremo "il conflitto di padroni".
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Infatti il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, ha fatto sapere che la vendita del piu' grande acquedotto d'Europa, nonostante sia gia' prevista da un decreto del Governo Amato del 9 marzo 2000, dovra' essere invece decisa dal prossimo Governo (intuiamo perche' gli dovrebbe essere piu' congeniale vista l'appartenenza di entrambi allo stesso schieramento partitico), e non potra' non avere tra i suoi azionisti la Regione Puglia, le cui azioni non potranno non essere che di valore aggiunto rispetto alle altre, cioe' dovranno avere un potere di golden share.
Considerato che questi paletti vengono chiesti da un presidente il cui leader nazionale, Silvio Berlusconi, dice di rifarsi ai sistemi economici dei repubblicani Usa oggi al Governo, che non ci sembra abbiano grande dimestichezza con la golden share, probabilmente ci e' sfuggito qualche passaggio.
Comunque la perla di questa liberalizzazione, considerato che l'acquirente quasi sicuramente sara' l'Enel, sarebbe che un'azienda controllata dallo Stato -l'Enel- acquista qualcosa su cui, nonostante il possesso della maggior parte del capitale, non puo' comandare perche' un'amministrazione regionale -la Regione Puglia- ha piu' poteri di lei.
Oltre a farci venire in mente -per l'Enel e la sua politica di privatizzazione/liberalizzazione fatta di scatole cinesi dove alla fine comanda sempre lei- il famoso "chi la fa l'aspetti", ci evoca un nuovo mostro che intuiamo fara' appassionare gli storiografi e filosofi dell'economia politica italiana: il "conflitto di padroni". Se questo e' l'esplicarsi in economia della pratica del federalismo, penso che ne vedremo delle belle nei prossimi anni.
Noi sappiamo che la golden share e' la negazione del mercato, e quindi e' contro gli interessi dei consumatori a cui sono offerti servizi e prodotti drogati dalla mediazione del potere politico, piuttosto che mediati dalla capacita' di aziende di essere interessanti sul mercato e per questo scelte dai consumatori stessi. Se a questa aggiungiamo il "conflitto di padroni" … quando non andranno d'accordo, in attesa di decisioni vedremo prosciugarsi i nostri rubinetti?
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