testata ADUC
EURO E AUMENTI DA CONVERSIONE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
8 gennaio 2001 0:00
 


PER NONCREARE INUTILI ASPETTATIVE PER ALTRETTANTI INUTILI RICORSI ALLA GISUTIZIA, E' BENE RICORDARE CHE SIANO SOLO IN PRESENZA DI MALCOSTUME, NON DI REATI DA CODICE CIVILE O PENALE.
UN MALCOSTUME CHE PUO' CAMBIARE NEL TEMPO SOLO SE LE ISTITUZIONI DARANNO IL BUON ESEMPIO ….. MA PER ORA SEMBRA CHE NON SIA COSI'. E IL PEGGIO DEVE ANCOR ARRIVARE

Firenze, 8 Gennaio 2001. Lo sconsiderato aumento dei prezzi di diversi generi e servizi, a cavallo del periodo di conversione della lira in euro, non deve essere occasione per creare inutili aspettative nei consumatori. Sia ipotizzando impossibili ricorsi civili e penali alla giustizia, sia formulando assurde richieste di indennizzo allo Stato. E' bene avere i piedi saldi per terra -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- perche' fino a prova contraria, ogni commerciante ha il diritto di praticare il prezzo che ritiene piu' opportuno per vendere i suoi prodotti, e, fintanto che esisteranno queste leggi e questi codici, non e' una truffa farlo. Non solo, ma lo Stato non ha una responsabilita' diretta su quei comportamenti dei commercianti che buona parte dei consumatori ritiene riprovevole.
Si tratta di non trasformare il malcostume in un reato, ma, riconosciuto tale, di denunciarlo e boicottare chi lo usa col quella potente arma che il consumatore puo' utilizzare a sua discrezione: la scelta di acquistare in un luogo o un altro, rispetto ai parametri individuali di convenienza, qualita' e trasparenza.
Mai come in questa occasione il consumatore ha avuto questo potere, perche' l'orgia dell'arrotondamento verso l'alto e quella dell'aumento senza preavviso e' diventata caratteristica di questo momento economico.
Non esistono "bacchette magiche" o "voglia di forca" che possano dare risultati duraturi nel tempo e, soprattutto, senza ulteriormente fiaccare le poche liberta' economiche del nostro sistema. Ci vuole tempo e molto buon esempio, soprattutto da parte dello Stato e della Pubblica Amministrazione.
Per ora, pero' sembra che non sia cosi', perche' nel coro delle tranquillizzazioni contro gli aumenti, oltre alle note stonate dei dirigenti delle associazioni dei commercianti, ci sono anche quelle dei ministri di questo Governo, soprattutto quelli delle Attivita' Produttive e dell'Economia. Non sono pochi gli aumenti dei prodotti con i prezzi controllati che, non preannunciati, ci siamo trovati la mattina del 1 gennaio: le sigarette, i cerini per esempio; aggiungendo quelli che, preannunciati, sono arrivati per l'occasione al raddoppio, come il Lotto.
In questo contesto non bisogna farsi mettere i piedi in testa, e, soprattutto non bisogna cedere alla tentazione del "chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato …..", e comportarsi come gli attuali commercianti e gli attuali governanti. Nel primo caso occorre denunciare tutto cio' che non torna, nel secondo farsi forti della propria onesta' per rinfacciarla allo Stato in ogni occasione, anche perche' ci aspettano momenti ancor piu' bui: le istituzioni sanguisughe per eccellenza sono quelle regionali e comunali, e visto come si sono comportate per i prezzi degli autobus urbani in molte citta', nonche' per i parcheggi, quando metteranno mani alle varie Tarsu e Ici, c'e' da aspettarsi di tutto.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS