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FIRENZE: INFERNO FORTEZZA DA BASSO
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Comunicato 
20 agosto 2002 0:00
 


CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA, FACENDO PAGARE IL TUTTO AI CICLISTI E AI POLMONI DEI CITTADINI

Firenze, 20 Agosto 2002. Sicuramente e’ ancora prematuro dire se gli instradamenti provvisori della Fortezza da Basso a Firenze daranno piu’ disagi che altro. A vedere la circolazione in questi due primi giorni ci sarebbe da preparare una sorta di "assalto al Palazzo", augurando al proprio peggior nemico di finire in mezzo a quel traffico. Ma pur se le corsie in una direzione e nell’altra sono state dimezzate, sara’ bene aspettare che tutto sia "a regime", per provvisorio che sia.
Ma ci sono due cose che vanno fatte rilevare, su cui sembra che l’Amministrazione abbia preso e stia continuando a prendere cantonate gigantesche.
La prima la dice lunga su quella che e’ la filosofia della mobilita’ nella citta’ di Firenze. E’ stata soppressa, pur nella sistemazione provvisoria, la pista ciclabile che da viale Belfiore portava alla Fortezza, con il laconico cartello "seguite percorsi alternativi": che equivale al tradizionale e beffardo "cazzi vostri", poiche’, se non si indica il "percorso alternativo" non si capisce perche’ scriverlo e non mettere solo un cartello con il divieto di transito. Un dato di fatto che, accomunato alle condizioni disastrate in cui "normalmente" sono tutte le piste ciclabili (spesso percorribili solo con mountain-bike…), e’ la fotografia della considerazione che l’Amministrazione ha per la mobilita’ in bicicletta: promossa e incentivata con la costruzione delle piste ciclabili, vista la situazione odierna possiamo dire che si e’ trattato solo di demagogia: se non le si rende fruibili con la manutenzione e sono subito penalizzate in situazioni di emergenza come quella della Fortezza, e’ evidente che chi ha avuto l’idea di seguire i consigli del Comune optando per la mobilita’ a pedali, non potra’ far altro che rinunciarci e maledire chi lo aveva stimolato a questa scelta.
La seconda e’ quella che possiamo sintetizzare nel motto "chi semina vento raccoglie tempesta". Perche’ ad una politica di mobilita’ urbana dove non viene incentivato il mezzo pubblico (frequenza e qualita’), ma la si abbandona a se stessa, se la circolazione di tutta la citta’ in momenti di emergenza sara’ un inferno piu’ di quanto non lo fosse gia’ prima, non ci puo’ essere alternativa: quindi ognuno e’ obbligato a non muoversi o muoversi male, senza possibilita’ di scelta. Con il beneplacito dei nostri polmoni, gia’ disastrati per i livelli di inquinamento "abituali", e che con le calure di fine agosto e la fabbrica di veleni che sta diventando la Fortezza da Basso e le strade circostanti, avranno il colpo definitivo.
L’Amministrazione sicuramente, fra qualche settimana, continuera’ a proporci quel concentrato di stupidita’ amministrativa che sono le domeniche e i sabati a piedi …. lasciamo immaginare a chiunque, dopo cio’ che si sta consumando in queste ore nei viali di Firenze, con quale disponibilita’ e comprensione ognuno accettera’ di continuare ad essere preso in giro con l’ecologismo di facciata, demagogico e dannoso.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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