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GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA
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Comunicato 
24 marzo 2001 0:00
 


TUTTO A POSTO? I RAPPORTI DEI PREFETTI SONO INCORRAGGIANTI, MA OCCORRE CHIEDERE CON VIGORE CHE IL PROSSIMO PARLAMENTO AFFRONTI I NODI CENTRALI SU CUI SI FORMA GRAN PARTE DELLA NON-SICUREZZA: DROGHE ILLEGALI E PROSTITUZIONE

Firenze, 24 Marzo 2001. La giornata nazionale sulla sicurezza ha visto la presentazione, in ogni provincia, dei rispettivi rapporti sullo stato dei fatti, stilati dai Prefetti e tutti, chi piu' chi meno, hanno evidenziato la situazione migliore rispetto agli anni precedenti, con reati generalmente in diminuzione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Rapporti incoraggianti, quindi, rispetto ai toni che, nel procedere della campagna elettorale, le varie parti in gioco tengono alti per meglio offrirsi agli elettori come garanti di un miglior servizio. Dovremmo compiacercene, ma nutriamo un po' di dubbi al di la' dei numeri forniti: non per negligenza degli addetti ai lavori, ma perche' non possiamo dimenticare che le carceri sono piu' piene che negli anni passati (e questo non puo' voler dire solo una migliore repressione, ma anche un aumento di reati che prevedono la carcerazione preventiva, quindi maggiore pericolosita' dei reati e di chi li commette), e percepiamo una caduta diffusa di fiducia nelle istituzioni per cui, a fronte di piccoli reati, sono sempre meno le persone che li denunciano perche' convinti che sia solo tempo perso.
Inoltre, i nodi centrali su cui si forma gran parte della non sicurezza non sono assolutamente stati modificati. Stiamo parlando delle droghe illegali (per cui i reati ad esse correlati contribuiscono al oltre la meta' della popolazione carceraria) e della prostituzione che impegna quotidianamente buona parte del tempo delle forze dell'ordine per fermare e rilasciare persone che, in quanto prostitute non possono essere sanzionate e giudicate.
A singhiozzo (in genere d'estate e quando c'e' meno attenzione per la politica dei partiti e delle istituzioni) qualcuno se ne occupa, chiedendo legalizzazione o pene piu' severe, ma tutto rimane sempre li': cosi' come rimangono li' gli angoli delle nostre strade pieni di chi offre droghe illegali e sesso, con altrettanto codazzo di delinquenza che, grazie al fatto che sono fenomeni illegali, ci prolifera minando la sicurezza delle nostre citta'.
Noi crediamo che il problema possa essere risolto legalizzando le droghe e abolendo qualunque forma di reato che abbia a che fare con la prostituzione, e ci impegniamo a perorare queste cause anche nei confronti del prossimo Parlamento. Ma, pur se non chiediamo altrettanto ai Prefetti, quantomeno gli chiediamo -come a suo modo (che non condividiamo nello specifico) ha fatto oggi il prefetto di Firenze, Achille Serra, chiedendo di vietare la prostituzione per strada in un ambito di legalizzazione della stessa- di porre il problema -non limitandosi ad essere semplici relatori dei numeri che certificano le sventure delle loro province- al Governo e alle istituzioni nazionali di cui sono espressione. E di porlo in modo che il prossimo Parlamento lo metta tra i suoi impegni urgenti fin dal suo avvio dopo le elezioni.
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