Si fa un po' di confusione quando si parla di decreti.
Ci sono una varietà di decreti: i decreti legge, i decreti legislativi, i decreti del presidente del Consiglio dei ministri e i decreti attuativi.
Ci soffermiamo su questi ultimi perché i provvedimenti che il Parlamento o il Governo approvano devono essere attuati e spesso occorrono successivi atti, detti decreti attuativi.
Possiamo semplificare per rendere chiaro il concetto: una legge è la testa e il decreto attuativo è il braccio.
Senza il braccio l'opera non può essere compiuta.
Principalmente, sono i ministeri che rendono operativa una legge attraverso i decreti attuativi, senza questi, la legge non trova applicazione.
A che punto è il Governo con l'attuazione di quanto approvato, specialmente in questo periodo pandemico?
La maggior parte dei decreti attuativi è ancora da adottare.
Come ognuno può intendere, i decreti attuativi hanno una scadenza, cioè devono essere emanati entro un determinato periodo, altrimenti decadono.
Facciamo un esempio: il cosiddetto "
decreto agosto", recante "Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia", prevedeva una serie di interventi in diversi settori e, uno di questi, riguardava le regioni e le provincie autonome, in merito alla definizione dei criteri per l'assegnazione di fondi per l'acquisto di mezzi pubblici.
Il problema è noto per le limitazioni di capienza stabilite per il trasporto pubblico a causa del Coronavirus.
Ebbene, il decreto attuativo non è stato ancora varato.
Così è, come scritto, per la maggioranza dei decreti attuativi.
Se il Governo non adotta misure atte a rendere operative, e in tempi rapidi, le leggi approvate, si rischia di vanificare le iniziative volte a fronteggiare la crisi provocata dalla pandemia.
E' necessario mettere mano a una riforma delle procedure burocratiche, delle quali tutti si lamentano, ma che non si riesce ad affrontare.
La pandemia ne offre l'occasione e se non oggi, quando?
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