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Governo. Giornate intense
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Comunicato di Primo Mastrantoni
21 marzo 2019 12:40
 
 Giornate intense, piene di avvenimenti. Oggi inizia la visita del presidente della Repubblica Popolare Cinese e segretario del Partito Comunista Cinese, Xi Jinping, che firmerà  il memorandum Italia-Cina.
Su valore "strategico", e non strettamente commerciale dell'accordo, si è espresso lo stesso presidente Xi Jinping, il che conferma quanto scrivevamo alcuni giorni fa (1).

Altri avvenimenti hanno caratterizzato gli ultimi giorni; l'arresto del presidente dell'Assemblea Capitolina, il penta stellato Marcello De Vito, "l'assoluzione" del Senato per il vicepremier Matteo Salvini e l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Sul provvedimento della magistratura, nei confronti del presidente Zingaretti, si sono scatenati esponenti del M5S, che ne hanno chiesto le dimissioni, dimenticando, ovviamente, che anche la sindaca Virginia Raggi era stata indagata, senza che ci fosse stata una richiesta analoga dai penta stellati.

Nel frattempo al Senato, Lega e M5S, con l'ausilio di Fi e FdI, negavano il consenso all'autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier Matteo Salvini, a proposito dell'accusa di sequestro di persona.
Il motivo? Il fatto era stato compiuto per il superiore interesse dello Stato. Quale sia questo superiore interesse dello Stato non è dato di capire, e lo abbiamo già spiegato (2).
Ricordiamo che il vicepremier Salvini aveva affermato di volersi sottoporre al giudizio dei magistrati. Processatemi, dichiarava, c'è chi ricorrerebbe all'immunità o ad altre cose, io no, poi, di fronte al rischio di una condanna, ha fatto marcia indietro.
Come si diceva un tempo: un vero uomo.

Quello che vogliamo evidenziare sono i comportamenti degli esponenti del M5S: erano, dicevano, i tutori della legalità, del dovere di sottoporsi alle procedure giudiziarie. Infatti, hanno sempre votato a favore delle autorizzazioni a procedere e, francamente, non capiamo il loro voto. Vero è che non si tratta di autorizzazioni a procedere in senso stretto, ma il M5S del dovere di sottoporsi al giudizio della magistratura, ne aveva fatto una bandiera. Salvo il caso in questione, che ci ricorda il vecchio detto: "la legge si applica ai nemici e si interpreta per gli amici". Insomma, i famosi due pesi e due misure, da applicare secondo le convenienze.

Persa la trasparenza, persa la legalità, persa l'onestà, cosa rimane al M5S?
Le poltrone.

(1) https://www.aduc.it/comunicato/governo+cina+vicina+governo+sovranista+non+se+ne_29289.php
(2) https://www.aduc.it/comunicato/governo+salvini+diciotti+processo_29112.php
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