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GRANO GENETICAMENTE MODIFICATO E PECORARO SCANIO
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Comunicato 
10 maggio 2001 0:00
 


ACHTUNG: NEMICO TEDESCO ALLE PORTE. RIDICULE!
L'ADUC ACCUSA IL MINISTRO ALL'AGRICOLTURA DI "TERRORISMO" INFORMATIVO

Roma, 10 maggio 2001. Comprendiamo il disappunto del Ministro all'Agricoltura (pardon, alle Politiche agricole) che ha impostato la sua campagna elettorale sui cibi "sani" e si ritrova con gli spaghetti geneticamente modificati nel piatto -dichiara Primo Mastrantoni segretario dell'Aduc . In Italia gli spaghetti sono come la mamma, guai a parlarne male! Occorre allora richiamare alla mente retaggi ancestrali e scagliarsi contro le "diffamazioni tedesche" o sollecitare interventi del Governo di Berlino per imporre la mordacchia ai giornali locali. Questo e' semplicemente ridicolo (se fosse serio sarebbe garvissimo)! Crediamo che tutte le sedi diplomatiche europee abbiano ridacchiato delle esternazioni del candidato-ministro, Alfonso Pecoraro Scanio. I fatti sono incontestabili: il grano duro, della varieta' "creso" e' un prodotto geneticamente modificato e gli arzigogoli, sulle mutazioni naturali accelerate lasciano il tempo che trovano. Nessuno puo' affermare che la mutazione, indotta per irraggiamento per ottenere il grano "creso" sia gia' prevista in natura e che l'uomo l'abbia solo accelerata. Crediamo che gli scienziati si rifiutino di essere paragonati ai maghi con la palla di vetro. Nei mesi scorsi abbiamo assistito ad una campagna contro gli OGM, gli organismi geneticamente modificati. Gli stessi attori di questa campagna, tra i quali annoveriamo il Ministro Pecoraro Scanio, oggi si precipitano ad affermare che le mutazioni indotte con irraggiamento sono "buone" mentre quelle fatte con le biotecnologie sono "cattive". Il ministro avrebbe dovuto fare il Ministro, dare cioe' tutte le informazioni sui prodotti modificati geneticamente, passati e in atto, e non fare una campagna ideologica contro un prodotto, seppur geneticamente modificato.
I mostri non sono alle porte ma nascono dal sonno della ragione, anche di un ministro.
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