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GRAZIE ALL'UE I PREZZI SONO ALTI
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Comunicato 
18 agosto 2000 0:00
 


E' CIO' CHE SUCCEDE PER MOLTI PRODOTTI DI USO CORRENTE FABBRICATI IN PAESI NON-UE, A CUI, PER ENTRARE NEL MERCATO COMUNITARIO VENGONO IMPOSTI DAZI TALI CHE I LORO PREZZI DIVENTANO UGUALI AI PRODOTTI EUROPEI.
ALTROCHE' GLOBALIZZAZIONE E FEDERALISMO: L'UE STA COSTRUENDO UN SUO MERCATO INTERNO CON GLI STESSI SISTEMI DEGLI STATI NAZIONALI, PENALIZZANDO IL CONSUMATORE. E SI CAPISCE COME MAI INTERNET SIA CONSIDERATA COME UN ORPELLO DI QUESTA POLITICA PROTEZIONISTA.

Firenze, 18 Agosto 2000. Sul sito Internet del Ministero del Commercio con l'Estero, leggiamo: "I quindici Stati Membri della Comunità hanno, come noto, una politica commerciale comune verso i Paesi Terzi finalizzata a favorire lo sviluppo del commercio mondiale, l’abolizione progressiva delle restrizioni agli scambi internazionali e la riduzione delle barriere tariffarie. La liberalizzazione degli scambi presuppone tuttavia diritti ed obblighi da parte di tutti i partners commerciali: ciò comporta la necessità di prevedere meccanismi che consentano di assicurare il rispetto delle regole di una corretta concorrenza tra imprese che operano nel commercio internazionale. La legislazione comunitaria, sin dalla istituzione della Comunità Europea, ha previsto misure di difesa commerciale" … tra cui …. "l'Antidumping, nei confronti di importazioni in dumping, cioè effettuate sotto costo, sul mercato comunitario da parte di imprese di Paesi Terzi … ".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Strano concetto di concorrenza, questo del ministero del Commercio con l'Estero e dell'Ue, perche' e' come se dicessero: "sei libero di vendere i tuoi prodotti sul mio mercato, ma ai prezzi che io ti impongo", e questo lo chiamano "rispetto delle regole di una corretta concorrenza tra imprese". Nei fatti succede che i prezzi al dettaglio sono livellati tutti verso l'alto, e acquistare un prodotto fabbricato, per esempio, in Cina -a meno che non si tratti di una specifica nicchia che viene "lasciata" a quella produzione- non fa alcuna differenza rispetto allo stesso prodotto fabbricato a Latina.
Quindi, per restare solo alla Gazzetta ufficiale delle Comunita' europee degli ultimi 30 giorni, succede che ad uno spago importato dalla Polonia viene imposto un dazio tale che dovrebbe livellare il prezzo al dettaglio a quelli della corporazione europea dei produttori di cordami (Eurocord), e che se i polacchi abbassano ancora i prezzi, il dazio aumenta. Lo stesso accade per le biciclette cinesi e di Taiwan, tubi di ferro della Croazia, salmoni norvegesi, tubi di ghisa della repubblica Ceca, paletti di legno della Polonia, fibre sintetiche australiane, sacchetti di polietilene dell'India, mozzi per biciclette del Giappone, forni a microonde della Thailandia, fotocopiatrici e telecamere del Giappone, borsette di cuoio della Cina, etc … .
Quindi, tutti gli anti-globalizazione sparsi un po' dovunque, si tranquillizzino: l'Ue sta costruendo uno Stato sugli stessi modelli degli Stati nazionali che la compongono, solo che sara' un po' piu' grande e vi si parlera' una decina di lingue. I problemi saranno gli stessi di oggi, ma solo ingigantiti, e tutto, rigidamente, verra' fatto pagare ai consumatori.
Non ci stupisce, percio', che i nostri governanti nazionali e comunitari, trattino Internet come un orpello di questa pratica economica protezionista.
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