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INAIL
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Comunicato 
10 maggio 2001 0:00
 

: I SOLDI DEGLI UTENTI E L'INFORTUNISTICA
POLIZZE SUPPLEMENTARI OLTRE A QUELLE OBBLIGATORIE, IN CONCORRENZA CON I PRIVATI E ABUSANDO DELLA PROPRIA POSIZIONE DOMINANTE.
QUANDO -E SE- VERRA' IMMESSA SUL MERCATO, L'ADUC CHIEDERA' L'INTERVENTO DELL'ANTITRUST

Firenze, 10 Maggio 2001. Il presidente dell'Inail ha annunciato che entro l'anno dovrebbe essere operativa una nuova polizza infortunistica, supplementare rispetto a quella obbligatoria, per artigiani e casalinghe.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' sintomatico che questo annuncio sia stato dato nel corso di un convegno dal titolo "Il contributo dei singoli enti alla competitivita' del Paese", dove l'unica competitivita' che emerge e' l'abuso di posizione dominante che l'Inail metterebbe in atto nei confronti del gia' fiacco mercato in materia. Ma non siamo nuovi allo stravolgimento del significato delle parole in quello che viene chiamato processo di liberalizzazione e de-monopolizzazione del mercato italiano.
Questa del presidente dell'Inail, Gianni Billia, e' una proposta che arriva pochi mesi dopo che e' stata resa obbligatoria quell'assicurazione/gabella per le casalinghe che abbiamo denunciato come inutile (copre solo infortuni superiori al 33%), e ci dice esplicitamente che la stessa era solo un trucco per spillare 25 mila lire ad ogni persona atta a casa, perche' per avere un minimo di copertura infortunistica, c'e' bisogno dell'assicurazione supplementare. E siccome c'e' il pericolo che qualcuno se la vada a fare nel fiacco mercato che in materia c'e' in Italia, ecco che l'ente monopolista si fa avanti per dare a questo fiacco mercato un'ulteriore mazzata, abusando della sua posizione di mercato, per concorrere con altri che, a differenza sua, di garantito hanno solo il concorrente monopolista.
Noi siamo convinti che dovrebbe essere abolita l'unicita' dell'Inail per l'assicurazione infortunistica, e che ognuno dovrebbe essere libero di usare i suoi soldi scegliendo l'assicurazione che piu' gli sembra adatta: un modo per scatenare un mercato con prospettive economiche e occupazionali che non potrebbero non giovare all'utente finale, per qualita' ed economicita'. Cosi' come siamo convinti che la gestione monopolista ha portato il settore alle stesse malattie di tutto cio' che e' sotto il controllo dello Stato: burocrazia, mancanza di elasticita' e depressione nello sviluppo e ammodernamento del settore.
Ora arriva anche l'Inail in versione imprenditore, che con l'occhiolino praticamente ci dice "guardate che quelle quattro lire che obbligatoriamente vi prendiamo, non servono a niente, quindi prendi anche questa copertura aggiuntiva". Ma che servizio pubblico sarebbe quello obbligatorio che lo stesso gestore fa intendere essere insufficiente? Per noi non e' un servizio, ma una gabella, che non fa alla bisogna, ma serve solo a giustificare l'esistenza del gestore.
Per queste ragioni, non appena l'annuncio di Billia si concretizzera', siamo pronti a fare ricorso all'Antitrust perche' la blocchi, mentre gia' da ora (ovviamente per il prossimo Parlamento e il prossimo Governo) avanzeremo con decisione la proposta della fine del monopolio dell'Inail nel settore.
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