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Informazione sessuale a scuola? Ma non scherziamo…. Il solo pensarlo ti porta alla punizione. Italia talebana
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Comunicato di Vincenzo Donvito
4 aprile 2016 15:25
 
 La notizia e' quella di un ragazzo di 12 anni che, siccome alla gita scolastica dell'anno scorso fu trovato in possesso di un preservativo, quest'anno non gli e' stato consentito di partecipare alla gita per l'anno scolastico in corso. I genitori si sono molo arrabbiati ed hanno anche avviato un'iniziativa giudiziaria perche' sarebbe stata lesa l’incolumità e la serenità psichica del minore di cui si sono certificati stati d’ansia.
La notizia e' di per se' autosufficiente a far fare riflessioni a chiunque la legga e non faccia parte dei sessuofobi violenti e arroganti che continuano a non inserire nelle materie scolastiche anche l'educazione e l'informazione sessuale.
Ci viene in mente un trafiletto che abbiamo letto l'altro giorno (purtroppo non ricordo bene dove) in cui un bambino ricco dice a un bambino povero: sai, la cicogna ha portato alla mamma un fratellino; e il bambino povero replica: la mia mamma e' tanto povera che non si puo' permettere la cicogna, per cui ha fatto tutto da sola. Una bella fotografia del mondo che ci circonda e che si aggiunge ai dati diffusi l'altro giorno sul fatto che solo il 26% delle ragazzine e il 17% dei ragazzi a scuola si sentono di amare la stessa, mentre lo stress da frequenza scolastica e' tra il 70 e il 50%.
E' la nostra scuola. Con le punte di questi talebani che in questa scuola della provincia di Catanzaro hanno fatto concorrenza alla filosofia di vita dei loro maestri asiatici, ma con la media dei dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) che abbiamo teste' riportato dal suo quadriennale rapporto sulla salute e il benessere degli adolescenti (fascia 11-15 anni) con cui ha fotografato lo stato dei ragazzini europei.
Noi lo scriviamo, diffondiamo ulteriormente questi dati che, per il momento erano relegati ad una cronaca locale di un quotidiano della Calabria. Lo facciano sperando ed auspicando che i nostri legislatori in materia, oltre ad occuparsi (a ragion veduta) dei precari e dei bidelli delle scuole, portandoli all'esasperazione di scioperi selvaggi di cui ti accorgi solo la mattina quando accompagni il ragazzino a scuola… si rendano conto che continuare ad affidare l'informazione sessuale solo alla pornografia e alle culture piu' o meno del peccato, fa male a loro, ai loro figli e a tutta la nostra comunita'. Anche in senso economico. Non si e' piu' sereni quando la propria sessualita' (anche e soprattutto quella infantile) e' appagata e razionale? E serenita' significa migliori rapporti tra gli umani con se stessi, con la natura e con la societa'.
Non e' un caso che a quelli che si immolano in virtu' di un loro ideale religioso di vita -ammazzando chiunque loro reputano di dover odiare perche' diverso- viene promesso che una volta morti troveranno una cinquantina di vergini per soddisfarli nel loro paradiso. Siamo estremisti? Bah! Noi crediamo che siano dei delinquenti umani quelli che hanno vietato la gita al ragazzino calabrese, al pari di quelli che mandano altrettanti ragazzini, e non solo, pieni di bombe per affermare la supremazia del loro credo.
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