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INTERNET FA PAURA COSI' COME LA LIBERTA'
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Comunicato 
13 gennaio 2000 0:00
 
Firenze, 13 Gennaio 2000. Il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, ha chiesto a Parlamento, Governo ed editori che siano fissate regole per la diffusione dell'informazione via Internet. In particolare ha chiesto l'istituzione di un marchio di qualita' Fnsi-Fieg a garanzia di chi consulta i siti Internet

Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il delirio di onnipotenza e' un fenomeno diffuso tra coloro che credono di incarnare -con e per la propria attivita'- l'unico bene possibile per il genere umano. E' il caso del segretario Fnsi che, guidando un'associazione di categoria per difenderne gli interessi, crede invece di essere lui stesso Legge e Diritto.
In alcuna legge italiana c'e' scritto che per scrivere -su qualunque mezzo- e' obbligatorio essere iscritti ad un ordine professionale. Sappiamo che le forzature di questa situazione sono numerose, ma non sono Diritto. L'unica norma esistente e' quella della registrazione della testata giornalistica in Tribunale; senza considerare che la sua legittimita' e' in dubbio grazie anche a ricorsi pendenti presso la Corte Costituzionale, non c'e' scritto da alcuna parte che la stessa regola debba valere per Internet. E questo lo sa bene il segretario Fnsi e percio' chiede regole, lanciando un appello corporativo a favore del suo modello di contratto di lavoro giornalistico contro quello della Frt (contratto di lavoro a tutti gli effetti, ma che ha "il difetto" di non essere della Fnsi).
La richiesta di Paolo Serventi Longhi e' in linea con quella di tutti coloro che hanno capito cos'e' Internet e percio' la temono e vogliono imbrigliarla: si tratti di commercio, di spettacolo, di cultura, di economia, di informazione. L'importante e' controllare ed indirizzare, anche con le bizzarre trovate dei marchi di presunta qualita'. Ma quando questo imbrigliamento si tenta di farlo sull'informazione, il fatto diviene ancor piu' pericoloso, perche' l'informazione e' alla base di qualunque attivita' umana libera, e il suo condizionamento diventa essenziale per gli autoritari di ogni risma.
Il mondo e Internet, per fortuna, vanno nella direzione opposta di quella auspicata dal segretario Fnsi. La Rete telematica e' istituzionalmente incontrollabile, ed e' per questo che attira gli individui. Figuriamoci se poi si pretende di farlo nell'informazione. L'unica cosa possibile e' l'autoregolamentazione: ed e' qui che associazioni anche come la Fnsi potrebbero essere utili, creando cultura e informazione di autoresponabilita'. Sembra, invece, che siano solo votati a fare i poliziotti ..... senza autorita', per fortuna e per il momento.
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