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INTERNET
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Comunicato 
23 giugno 1998 0:00
 
E PRIVACY

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

INTERNET E PRIVACY
VOGLIONO AMMAZZARE INTERNET
L'ADUC LANCIA L'ALLARME DOPO CHE ALCUNE ASSOCIAZIONI USA DI CONSUMATORI HANNO PROPOSTO UN PIANO DI AUTOREGOLAMENTAZIONE: SE COMINCIA NEGLI USA, IL FENOMENO SI SPARGERA' A MACCHIA D'OLIO, SOLO CHE IN ITALIA, PER ESEMPIO, NON SIAMO NEGLI USA, E LA "TRADUZIONE" POTRA' SICURAMENTE SIGNIFICARE LIMITAZIONI DI LIBERTA' IMPOSTE DALLA LEGGE.

Firenze, 23 Giugno 1998. L'associazione americana di consumatori Council of Better Business Bureau Inc. e l'Alliance for Privacy, che rappresenta gli interessi di alcune grandi aziende on-line, hanno lanciato un piano d'azione per la tutela della privacy in Internet, per cui le informazioni che vengono raccolte sugli utenti, per essere condivise, hanno bisogno del consenso degli stessi.
"Non sarebbe niente di drammatico" -commenta il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che cosi' continua: "anzi l'autoregolamentazione sarebbe auspicabile anche in Italia, al posto di quel rompicapo burocratico e normativo della legge sulla privacy, le cui prime applicazioni stanno mostrando l'impossibilita' di applicarla. Ma e' un brutto segnale, l'inizio di un assassinio di Internet, proprio perche' tutto il mondo, e l'Italia in particolare, non hanno il sistema costituzionale e giuridico degli Usa.
Quando gli Usa si muovono -e per Internet a maggior ragione, visto che e' figlio degli Usa- dopo pochissimo tempo si sviluppa l'effetto "traduzione", in quasi tutti i paesi del mondo, con le dovute resistenze, quasi sempre da parte francese, ma che, alla fine, cede. Il problema sorge proprio nella "traduzione" di queste norme: in Italia i traduttori sono pessimi e non e' allarmistico pensare che qualcuno leggera' attentamente quello che succede per trasformarlo in vere e proprie leggi per limitare l'uso e l'accesso a Internet.
Noi dell'Aduc, che viviamo molto in Internet, grazie anche al nostro sito (http://www.aduc.it) abbiamo maturato la convinzione che Internet non va assolutamente toccata, perche' si sa dove si comincia, ma non dove si finisce. Al di la' di alcuni fenomeni che sono piu' che altro leggende metropolitane -tipo pedofili favoriti dal mezzo, terroristi e delinquenza varia- alimentate da chi non sa cosa piu' dire per sbattere mostri in prima pagina, e che sono tipiche reazioni oscurantiste che si manifestano puntualmente nella storia ogniqualvolta un nuovo mezzo di comunicazione, che rende piu' liberi gli individui, si affaccia al servizio delle persone .. al di la' di questi fenomeni, sempre piu' marginali e marginalizzati, la grande potenzialita' di Internet va alimentata proprio per il suo essere totalmente libera. Se ci si mette mano con regole e norme, e' la fine, anche se a proporle sono persone in assoluta buonafede, ma che non riescono a capire che Internet e' solo l'evoluzione della carta stampata e della televisione: forse alle edicole e' vietato esporre le riviste pornografiche, e ai
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