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INTOSSICAZIONE ALIMENTARE PER SURGELATI AVARIATI
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Comunicato 
13 novembre 1998 0:00
 

NUOVI CASI AI GRANDI MAGAZZINI COOP DI FIRENZE: IL SEQUESTRO DEI CARABINIERI E L'INCOSCIENZA DEI GESTORI

Firenze, 13 Novembre 1998. "Carciofi a cuori interi" surgelati, da consumarsi preferibilmente entro settembre 2000. Questa la confezione, di produzione Coop e venduta nel grande magazzino Coop alimentare di Ponte a Ema, nell'area metropolitana di Firenze. Un surgelato come tanti che pero', portato a casa, cucinato e mangiato da una famiglia di quattro persone, dopo un'ora le ha fatte vomitare e le ha portate direttamente all'Ospedale dell'Annunziata di Bagno a Ripoli, al Dipartimento di Emergenza, dove sono entrate alle 22,30 e dove sono state dimesse alle 2,15 del mattino, dopo che il medico aveva verificato che non c'erano pericoli tali per trattenerle in osservazione. Il fatto e' accaduto lo scorso 28 Ottobre.
Il surgelato era avariato perche' conservato male, tant'e' che i Carabinieri, chiamati dai consumatori, dopo un sopralluogo nel supermercato Coop, ne hanno sequestrato altre confezioni, tutte presumibilmente avariate per l'interruzione della surgelazione.
Ora si aspetta il responso definitivo dei Carabinieri, ma intanto le consumatrici, che si sono rivolti all'Aduc, sono pronte e determinate a non lasciar correre, anche perche' -vox populi tra gli abituali frequentatori di quella Coop- era risaputo che quel banco frigorifero aveva gia' avuto problemi e continuava a non funzionare bene.
"Storia criminale quotidiana, purtroppo". Cosi' commenta Vincenzo Donvito, presidente dell'Aduc. "Dopo le salsicce alla salmonella che la Coop di Firenze acquistava da un'azienda privata a loro esterna, e che e' stata chiusa per mancanza di igiene, questa nuova storia offusca ulteriormente l'affidabilita' di questa catena di vendita al dettaglio, che, come i fatti tragici dimostrano, opera in modo leggero e approssimato. "La Coop sei tu" recita la pubblicita' di questa azienda, con anche lo slogan "dal produttore al consumatore": un'immagine che ora si tinge di menzogna; nel caso delle salsicce alla salmonella non si trattava di un prodotto che andava direttamente dal produttore al consumatore, ma subiva un ulteriore passaggio e non veniva scrupolosamente controllato, cosi' come nel caso dei frigoriferi del surgelato avariato.
Crediamo che la grande distribuzione alimentare abbia grosse responsabilita' nella vendita al dettaglio, che ormai avviene quasi esclusivamente in questi luoghi; ma di questa responsabilita' la Coop non sembra esserne all'altezza.
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