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LIBERALIZZAZIONE ESERCIZI COMMERCIALI
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Comunicato 
24 aprile 1999 0:00
 

UN TIMIDISSIMO PRIMO PASSO CHE PRENDE ATTO DELLE NUOVE DIMENSIONI DEL COMMERCIO E LE SOTTOMETTE ALL'AMMINISTRAZIONE, DANDO LIBERTA' ECONOMICA LI' DOVE IL BUSINESS NON C'E'. I CONSUMATORI FARANNO SOLO UN PO' MENO SLALOM PER RINCORRERE I NEGOZI APERTI, MA LO POTRANNO FARE PER BENI NON DI PRIMA NECESSITA' E NON, PER ESEMPIO, PER I MEDICINALI CHE NON HANNO BISOGNO DI PRESCRIZIONE MEDICA. C'E' ANCORA MOLTO DA FARE.

Firenze, 24 Aprile 1999. Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Leggendo le cronache dei giornali e ascoltando i vari media, sembra che debba succedere una sorta di rivoluzione grazie all'entrata in vigore della legge Bersani. Ma cosi' non e'.
L'unico vantaggio sara' che i consumatori faranno un po' meno slalom per cercare il negozio aperto ….. ma non per beni di prima necessita' come, per esempio, i farmaci che non necessitano di prescrizione medica (l'aspirina e' tra questi), la cui distribuzione e' monopolisticamente in mano alle farmacie che non partecipano a questa sagra della finta liberalizzazione.
Ma vediamo la presunta liberalizzazione cosa regala ai consumatori.
- I negozi non potranno stare aperti piu' di 13 ore al giorno, e perche'? Con orari liberi, non si darebbero piu' opportunita' di avere anche piu' posti di lavoro?
- le liquidazioni sono sempre soggette ad autorizzazione. Il punto di forza del mercato -l'offerta- rimane saldamente in mano all'amministrazione. Cosi' come i turni di apertura, per cui continueremo ad avere giornate coprifuoco per alcuni prodotti.
- esclusione di zone di particolare pregio e l'incentivo per lo sviluppo di nuove aree. Ma chi andra' ad aprire un negozio di piccole dimensioni in periferia, perche' per quelli grandi c'e' sempre bisogno di autorizzazione? Una nicchia che, al momento, non riusciamo proprio ad individuare.
- e infine c'e' la cosa piu' importante. E' chiaro che il business oggi e' nella grande distribuzione in grandi superfici. I piccoli negozi, o sono di nicchia o sono, giustamente, destinati alla chiusura. E per la grande distribuzione il potere di concessione rimane saldamente in mano all'amministrazione che, visti i precedenti, continuera' a non mostrare lungimiranza, con una politica restrittiva che di fatto continuera' a favorire il mercato nero delle autorizzazioni, che e' conseguenza logica di ogni restrizione a cui si deroga con le concessioni.
C'e' ancora molto da fare, e lottare per ottenerlo, senza farsi illusioni su quello che succede in questi giorni, perche' si tratta solo di una razionalizzazione, di una presa
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