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LIBERTA' DI STAMPA
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Comunicato 
18 gennaio 2000 0:00
 


NUOVA UDIENZA PER IL PRESIDENTE DELL'ADUC INCRIMINATO PER DISTRIBUZIONE DI STAMPA CLANDESTINA
VISTI I PRECEDENTI, IL CLIMA E' TUTT'ALTRO CHE SERENO

Firenze, 18 Gennaio 2000. Si tiene domani, presso il Tribunale di Firenze (sede ex-Pretura), la seconda udienza che vede coinvolto il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, in un processo per distribuzione di stampa clandestina: nel 1996, con altri, aveva distribuito un giornale il cui direttore non era iscritto all'ordine dei giornalisti: un'iniziativa di disobbedienza civile dei club Pannella, per evidenziare l'assurdita' di questa norma che limita liberta' di stampa e di opinione.
La prima udienza, lo scorso maggio, fu una parodia della giustizia su se' stessa. Il pretore, dopo 5 ore di attesa, apri' l'udienza e nego' la registrazione della stessa a Radio Radicale: "Non sussiste interesse sociale particolarmente rilevante, si tratta di questioni di diritto non facilmente comprensibili all'esterno" furono le parole della dr.sa Silvia Chiarantini, dando cosi' di imbecille a chi ascolta un processo. Il presidente dell'Aduc reagi' verbalmente e fu espulso dall'aula. L'udienza prese il via con verbalizzazioni e registrazioni parziali a cura dell'ufficio, omettendo parti del processo, in particolare deformando le posizioni dell'avvocato difensore, Elisabetta Bavasso, che si vide costretta a rinunciare alla difesa per l'assenza delle minime garanzie di parita' e rispetto delle parti. Il pretore -che faceva verbalizzare in modo difforme dalla realta' anche le motivazioni della rinuncia della Bavasso- espulse quest'ultima dall'aula invocando l'aiuto dei Carabinieri, che non intervennero perche' ,dicendo che "di carabiniere ne bastava uno", l'avv. Bavasso abbandono' l'aula.
L'udienza, trovato un avvocato d'ufficio fra i corridoi dell'allora pretura, fu rinviata al 19 Gennaio 2000. L'avv. Bavasso fu deferita all'ordine professionale (che ha aperto una procedura), e lo scorso dicembre e' stata chiamata dal Tribunale di Genova in merito ad un avviso di garanzia per calunnia e offesa all'onore e al prestigio di un giudice. Donvito e Bavasso, inoltre, presentarono denuncia alla Procura della Repubblica per abuso di poteri d'ufficio.
Udienza tutt'altro che tranquilla, quella di domani -cosi' commenta lo stesso Vincenzo Donvito. Temiamo che la serenita' del giudice non sia tale per svolgere la delicata funzione che gli compete. Quello che e' successo lo scorso mese di maggio -e gli strascichi sull'avv. Bavasso- sono cose gravi e non possiamo non tenerne conto. Vedremo domani quali saranno gli animi, i metodi e i tempi, e decideremo sul momento, pur restando ferma la nostra intenzione di presentare eccezione di incostituzionalita' per la norma -che abbiamo violato- che disciplina l'appartenenza ad un ordine professionale per poter dirigere un giornale, e chiedendo, quindi, l'intervento della Corte Costituzionale.
L'avvocato che curera' la difesa sara' Anna Maria Fasulo, sempre dello studio legale dell'Aduc.
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