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LOTTA ALLO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
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Comunicato 
19 agosto 2000 0:00
 


L'IMPEGNO DA TELECAMERE DELLA QUESTURA DI PERUGIA LA DICE LUNGA SUL SIGNIFICATO E SUI RISULTATI DI CERTE AZIONI.

Firenze, 19 Agosto 2000. E' notorio che la Questura di Perugia e' particolarmente impegnata nella lotta allo sfruttamento della prostituzione e alla prostituzione stessa. I suoi provvedimenti contro gli acquirenti di prestazioni sessuali sono talmente bizzarri che stanno facendo il giro della penisola, anche perche', mentre si capisce l'impegno contro lo sfruttamento (che e' un reato previsto dal codice), rimane molto dubbio quello contro la prostituzione in se', perche' prostituirsi non e' un reato.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E a conferma che il dubbio non e' frutto di una nostra cultura astratta dal diritto, ci arriva anche dalla ennesima sentenza di un giudice di pace di Monsummano -cittadina vicina alla piu' nota Montecatini Terme- che con una sentenza ha dato ragione ad un signore che aveva fatto ricorso contro una multa inflittagli dal Comune (600.000 lire) perche' aveva fatto salire sulla sua auto una prostituta: il Sindaco avrebbe abusato del suo potere.
E stamane la squadra mobile della Questura del capoluogo umbro, ha ribadito questo suo impegno, ma con un metodo che ci lascia molto perplessi anche nella lotta allo sfruttamento. Infatti sono state rese note una serie di indagini in corso, in particolare quelle nei confronti di un signore albanese presunto sfruttatore di una sua connazionale di 26 anni dedita alla prostituzione: l'avvio di indagini patrimoniali per capire da dove gli deriva un certo tenore di vita, se possiede auto di lusso e se ha fatto trasferimenti di denaro all'estero. Tutti elementi ora al vaglio della magistratura, che dovra' decidere se denunciare o meno questo signore albanese.
Noi -che siamo assertori dell'abolizione del reato di sfruttamento della prostituzione per portare questa pratica nell'alveo della legalita', ed evitare che la delinquenza continui a prosperarvi sopra- siamo anche molto interessati a sanzionare coloro che sfruttano l'attuale situazione. Per questo crediamo che operazioni come quella della squadra mobile di Perugia siano inutili e dannose: perche' con il preavviso che danno al presunto delinquente (che avra' tutto il tempo di scapapre) mentre aspettano il vaglio della magistratura, non otterranno il risultato sperato (l'arresto), ma si saranno limitati solo ad una mera operazione di spettacolo, con il richiamo delle telecamere ma non con l'applicazione della legge. Ma il segreto delle indagini, non sarebbe stato piu' opportuno? O forse alla Questura perugina temevano di non avere abbastanza clamore? Lavorano per l'applicazione della legge e la sicurezza dei cittadini e delle vittime del mercato clandestino della prostituzione, o per conquistarsi un titolo di giornale? Come fanno a non rendersi conto che cio' che hanno diffuso oggi e' come una soffiata al presunto sfruttatore?Questa situazione la dice lunga su tutta l'operazione in corso in quella citta' "contro la prostituzione", per cui ribadiamo quanto gia' detto in altre circostanze: sarebbe stato meglio che le forze dell'ordine in questo periodo fossero impegnate per evitare le stragi sulle strade per il traffico d'agosto, che non a bloccare i clienti della prostituzione. Il clamore non ci sarebbe stato allo stesso livello, ma forse qualche vita in piu' sarebbe stata risparmiata.
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