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3 MESI PER RIAVERE LA PATENTE SMARRITA
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Comunicato 
29 aprile 2000 0:00
 


IL MONDO VA CON INTERNET, MENTRE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE USA LE LUMACHE

Firenze, 29 Aprile 2000. Sulla Gazzetta Ufficiale e' stato pubblicato il nuovo regolamento per la semplificazione delle procedure nel rilascio dei duplicati di patente e libretto di circolazione.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Annunciato nelle scorse settimane con grandi fanfare, eccolo.
Lo chiameremo il provvedimentucolo.
Nel mondo dove gli scambi commerciali avvengono via Internet, e anche dove il Fisco comincia a fare i suoi primi piccoli passi in Rete, il regolamento di non sappiamo quale Bassanini vede la luce ….. a 10 watt rispetto ai 5 precedenti, ma pur sempre a 10 rispetto ai 100 della lampadina del nostro comodino.
Dovremmo accontentarci, perche' sono i primi piccoli timidi passi di un metodo che cambia? Tutt'altro! Un pessimo segnale di una burocrazia/lentocrazia che non riesce ad adeguarsi a cio' che gli succede intorno.
Tre mesi per avere un duplicato? Ma stiamo scherzando? Ci saremmo accontentati di tre giorni, lamentandoci per la mancanza dell'immediatezza. Ma tre mesi, proprio no!
Dovremmo essere contenti che i costi saranno quasi dimezzati (30.000 lire) rispetto a prima, ma non lo siamo perche' e' un finto dimezzamento: il documento provvisorio che dovra' essere fatto per continuare a guidare in attesa che passino i tre mesi, costera' pure qualcosa in bolli e carte bollate, e mettere insieme 23.600 lire (la  differenza tra 30.000 e le attuali 53.600 lire che si pagano) non e' difficile.
Ovviamente c'e' la possibilita' che uno resti senza patente per tre mesi, e quindi non debba spendere niente oltre le 30 mila lire, ma chiediamo ci venga presentato chi scegliera' questa opzione.
Inoltre viene evidenziato che non dovremmo fare piu' code per avere il duplicato, perche' ci verra' spedito a casa …. E la coda al posto di Polizia per avere il duplicato, cos'e'? Chi adduce questi vantaggi, evidentemente non ha mai provato ad andare in un commissariato di Polizia per fare un passaporto, o per denunciare uno smarrimento o un furto.
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