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MUCCA PAZZA: LE PREOCCUPAZIONI DEI CONSUMATORI
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Comunicato 
3 febbraio 2001 0:00
 


… MA COSA VOGLIONO NASCONDERE? MIO PADRE E' MORTO NEL 1994 …
COSI' UNA DELLE DIVERSE LETTERE CHE GIUNGONO ALL'ADUC.

Firenze, 3 febbraio 2001. Riceviamo centinaia di lettere ogni giorno su tutte le questioni e i drammi piu' disparati che trasformano la vita di persone civili in incubi e fastidi insopportabili. Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. Un osservatorio a cui diamo le riposte che riusciamo a dare avvalendoci di un team di esperti giuridici e commerciali. La rubrica "Cara Aduc" sul nostro sito in Internet , con una selezione di queste lettere e la nostra risposta, cerca di esserne lo specchio, e di fornire aiuti, consigli e riflessioni a chi non vuole continuare a voltare le spalle dall'altra parte di fronte ad angheria, arroganza, ignoranza, soprattutto delle istituzioni e dell'economia pubbliche.
Oggi, su uno dei problemi piu' drammatici del momento, la mucca pazza, abbiamo ricevuto questa lettera che rendiamo pubblica, nel rispetto della privacy di chi ce l'ha inviata. Non la commentiamo, perche' non ne ha bisogno.
Il mio e' un messaggio di indignazione, ho letto sul sito "mucca pazza" che un Vs. documento riporta la notizia di un caso di nuova CJD in Abruzzo e che tutti gli altri 428 casi precedenti non sono correlati alla malattia della mucca pazza: ma cosa vogliono nascondere? Mio padre e' morto nel 1994 a 58 anni a causa del morbo di Jakob Creutzfeldt, e' un'eta' da ritenersi anziana? La malattia e' sempre esistita e i casi sono aumentati negli ultimi anni, e' lo stato che non ha voluto approfondire ne' prima ne' ora. La vera informazione sta nel dire le cose come sono realmente, non nascondendosi burocraticamente dietro a date o ad eta' per non affrontare un problema che si scontra con interessi miliardari. Prima di dire che questi 428 casi non sono "validi" hanno verificato l'eta' di tutti i pazienti deceduti? O cominciano a contare solo da adesso perche' la gente ha un po' piu' informazione e sta aprendo lentamente gli occhi?
Non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere e mi sa' che la sanita' italiana sta' facendo proprio questo. Mio padre e' morto a causa di questa malattia e come lui tanti altri emeriti sconosciuti, ma se fosse stato il padre di un ministro, di un parlamentare, di un senatore, di certo la ricerca avrebbe fatto passi da gigante perche' e' cosi' che funziona in Italia e non e' demagogia, e' solo la realta'.
Saluti
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