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MUCCA PAZZA, PRIMO CASO ITALIANO
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Comunicato 
14 gennaio 2001 0:00
 


MUCCA PAZZA, PROSEGUE LA CAMPAGNA DELL'ADUC:
NON MANGIATE CARNE BOVINA.

Roma, 14 gennaio 2001. "....tale patologia non ha mai interessato il patrimonio bovino italiano autoctono e il nostro Paese continua ad essere considerato indenne dalla malattia dall'O.I.E, Office International Des Epizooties, la piu' alta autorita' internazionale per il controllo delle malattie infettive animali."
E' il comunicato stampa del gruppo Cremonini del 15 novembre 2000 a proposito del fenomeno "mucca pazza" -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Ricordiamo che il gruppo Cremonini rifornisce di carne McDonald's, Autogrill e Ikea. Il comunicato si commenta da solo come da soli si commentano le dichiarazioni sulla sicurezza delle carni italiane, che in questi mesi abbiamo sentito dalle "competenti" Autorita'. Il caso della mucca di 6 anni, trovata infetta, preoccupa ulteriormente, perche' le farine di origine animale sono state vietate nel 1994 (decisione CE 27.06.94 e Ordinanza Ministeriale 28.7.94), cioe' quando e' nata la mucca. Cio' vuol dire che la mucca ha mangiato farine animali proibite?
Il comunicato del gruppo Cremonini conclude con "non esistendo in Italia alcun problema sanitario". Ma su 2.200 mattatoi italiani solo 300 hanno il bollo comunitario, attinente alle norme igieniche e ai controlli veterinari. Gli altri 1900, dove si macella il 50% del bestiame, sono aperti solo grazie ad un regime di proroghe che, per noi, significa che sono sporchi.
Insistiamo, siccome goccia cade sulla pietra, con il nostro consiglio ai consumatori: non mangiate carne bovina!
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