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MULTA SUL CONDONO EDILIZIO
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Comunicato 
23 ottobre 1998 0:00
 

ULTERIORI INIZIATIVE PER BLOCCARE L'ASSURDA RICHIESTA: PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, MINISTERO DELL'INTERNO E CONSIGLIO DI STATO E CORTE COSTITUZIONALE.

Firenze, 23 Ottobre 1998. La vicenda della multa sulla multa -la richiesta di oblazione per danno edilizio ambientale e paesaggistico che alcuni Comuni, Firenze in testa, stanno inviando a chi era stato gia' condonato ed aveva gia' pagato- fa ulteriori passi avanti, dopo il ricorso al Tar della Toscana depositato nei giorni scorsi.
Interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc.
Oltre al metodo che, per eccellenza, stiamo seguendo (che ricordiamo nel fondo di questo comunicato), abbiamo anche fatto dei ricorsi con metodi diversi.
Nella fattispecie, l'unico possibile senza ulteriori esborsi, quello al Presidente della Repubblica. E una prima risposta del Segretariato generale della Presidenza e' gia' giunta, comunicandoci l'iter che i ricorsi seguiranno. Infatti la Presidenza della Repubblica li ha trasmessi al ministero dell'Interno che, dopo una fase istruttoria che fa svolgere al ministero competente per materia (Beni Ambientali e Culturali), richiede il parere al Consiglio di Stato. Il Presidente della Repubblica, infine, emana il decreto con il quale la decisione viene adottata.
Intanto gli avvocati dell'Aduc, Elisabetta Bavasso di Firenze e Mauro Mellini di Roma, stanno approntando una serie di ricorsi alla Corte Costituzionale.
E' evidente, quindi, che non abbiamo alcuna intenzione di mollare di fronte all'arroganza dei Comuni, in particolare quello di Firenze, che continuano ad inviare ai cittadini la richiesta di oblazione per il danno ambientale e paesaggistico che, con il condono, era stata gia' assolta.
Per riassumere, le istituzioni a cui abbiamo chiesto di intervenire sono le seguenti:
Tribunale Amministrativo, Presidenza della Repubblica, Ministero degli Interni, Ministero dei Beni Ambientali e Culturali, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale, a cui si aggiungera' la Pretura quando consegneremo le prime opposizioni alle ingiunzioni di pagamento che i Comuni invieranno come da procedura che ricordiamo qui in basso.
Pertanto rinnoviamo l'invito ai cittadini a non cedere di fronte a un po' di tempo che dovranno dedicare alla questione, perche' e' prorpio su questo cedimento che fanno fede i Comuni, anche perche' -se la vicenda dovesse risolversi positivamente per noi- sfidiamo chiunque a credere che esistera' un Comune che restituira' i soldi gia' versati.

Ricordiamo come l'Aduc si sta organizzando. L'unica possibilita' di ricorso e' al Tar, che costa piu' del doppio della media delle multe. Noi raccogliamo le disponibilita' dei cittadini a contribuire a due/tre ricorsi "pilota". Intanto li invitiamo a non pagare alla scadenza e di aspettare l'ingiunzione di pagamento, con il 5% in piu' (interessi legali) rispetto alla multa. A quel punto con spesa zero si puo' chiedere al Pretore, che ha competenza sul metodo di riscossione e non sul perche' della multa, di
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