CON LA SCUSA DI INTERNET FANNO PAGARE DI PIU' UN SERVIZIO CHE A LORO COSTA MENO

Firenze, 30 Aprile 2001. Le Poste, proprio oggi, hanno lanciato un nuovo servizio, "vaglia on line", dove il mittente puo' spedire un vaglia da qualunque ufficio PT, e pochi minuti dopo il destinatario puo' riscuoterlo, indicando alcuni estremi identificativi specifici, in uno qualunque dei 14 mila uffici. Il servizio viene presentato come vantaggioso da un punto di vista economico.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
A parte il fatto che di questo servizio non ne abbiamo trovato traccia sul sito Internet delle Poste … e proprio il giorno in cui viene lanciato, ci sembra un po' cosi'. Ma tant'e': non tutti sono perfetti.
Quello che invece e' a suo modo scandaloso e' il fatto che questo servizio, fino ad un vaglia di 5 milioni, viene a costare 20 mila lire, e se si vuole avere il servizio accessorio di avviso al mittente di avvenuto pagamento, si devono sborsare altre 2.500 lire.
Evidentemente la telematica e la tecnologia, alle Poste spa, non sono metodi per un servizio migliore a costi piu' contenuti. In tutte le aziende si', ma da loro no, anzi servono a far spendere di piu' il cliente e far guadagnare maggiormente l'azienda. Infatti oggi spedire un vaglia fino a 5 milioni costa 10.000 lire, e l'avviso al mittente di avvenuto pagamento costa 1.100 lire. Ci si dira' che questi ultimi sono servizi piu' lenti, ma e' bene ricordare che la trasmissione telematica di un ordinativo di pagamento ha costi enormemente piu' contenuti rispetto al treno/aereo/nave e il postino che viene a bussare a casa e a consegnare il vaglia: e' proprio la bellezza e la forza della Telematica.
Ma Internet per le Poste, forse e' un'altra cosa.