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ORARI DISCOTECHE
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Comunicato 
9 marzo 2000 0:00
 


ABBIAMO L'IMPRESSIONE CHE IL MINISTRO BIANCO NON SIA MAI STATO IN DISCOTECA.
IL DIVIETO E' IL METODO MIGLIORE PER FAVORIRE L'ILLEGALITA'.

Firenze, 9 Marzo 2000. Nei piani del ministro degli Interni, Enzo Bianco, c'e' quello di salvare la vita dei giovani vietando loro la possibilita' di ballare dopo le tre del mattino.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Abbiamo l'impressione che il ministro non sia mai stato in discoteca e, forse, non e' mai stato ragazzo, perche', pur se morigerato secondo i suoi concetti e le sue pratiche, avrebbe comunque avuto la possibilita' di conoscere qualcuno che frequentava quelli che per lui sono luoghi di perdizione, e avrebbe avuto conoscenza di cosa realmente succede in discoteca, quali siano le dinamiche, i desideri, le speranze, le gioie, e soprattutto i tempi dei suoi frequentatori.
Il tema non e' nuovo, e i governanti di turno hanno provato in vario modo a far pesare la loro autorita', aiutati in questo da altrettanti amministratori bacchettoni che hanno sempre confuso il legittimo diritto di ballare fino alle 8 di mattina con l'altrettanto legittimo diritto di dormire di chi ha l'abitazione nei pressi di una discoteca.
Il problema di rumore e ordine pubblico non e' mai stato la discoteca di per se', ma quello che avviene fuori, dove cio' che si registra sempre e' l'assenza di pubblica autorita' che impedisce assembramenti rumorosi. Si e' sempre voluto evitare di prendere atto che i tempi della vita urbana e civica non sono solo quelli delle sei o otto ore canoniche dell'impiegato medio, ma sono 24 ore su 24, e le citta' vanno messe in condizione di sfruttare questo tempo nella sua totalita', rispettando e garantendo le abitudini di chiunque.
In questa logica troglodita (che e' la stessa che porta a chiudere al traffico intere citta' per altrettanto intere giornate) si ascrive anche il piano di Enzo Bianco, per cui l'unica risposta e' reprimere, vietare, bloccare, impedire …… e cosi' favorire illegalita' e indisponibilita' degli amministrati verso la pubblica autorita'.
Non ci vuole tanto a capire che se uno ha deciso di "farsi" in discoteca con ecstasy e alcool, che cio' accada alle 5 di mattina o alle 2 della stessa mattina, poco cambia, perche' le sue condizioni alterate non vanno a braccetto con le ore piccole.
Intervenire e' possibile e doveroso, ma lo si dovrebbe fare con informazione e prevenzione, non con il divieto: favorire comportamenti non autolesionisti e pericolosi per gli altri a partire dalla decisione del singolo, non da imposizioni che, anche in quanto tali, invitano solo a trasgredire. Il ministro Bianco non si rende conto che quello che lui propone e' proprio una delle cause della droga come evasione e rifugio dalle difficolta' dell'esistente.
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