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ORDINI PROFESSIONALI
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Comunicato 
20 febbraio 1999 0:00
 

DOPO LA PRONUNCIA DELL'ANTITRUST E' IL MOMENTO DI CAMBIARE MOLTE COSE, OPPURE, PER NON CONTINUARE IN UNA POLITICA SCHIZOFRENICA, MANDARE A CASA L'ANTITRUST.

Firenze, 20 febbraio 1999. L'Antitrust, in un parere a Governo e Parlamento, ha silurato gli ordini professionali, riaffermando la non necessita' di iscrizione agli stessi per esercitare la professione, salvo alcune eccezioni relative ad attivita' che si riferiscono a principi costituzionali (quali salute e difesa) e a prestazioni di cui e' difficile stabilire costi e qualita' delle stesse, nonche' quelli sociali.
E' il momento di cambiare molte cose. Cosi' interviene l'Aduc per voce del suo presidente Vincenzo Donvito. A partire da tutte quelle attivita' lavorative il cui accesso e' limitato dall'iscrizione ad un ordine professionale e che non rientrano nelle eccezioni previste dall'Antitrust, come, per esempio, l'ordine dei giornalisti e quello degli avvocati, quello degli architetti e quello degli ingegneri, fino al consiglio notarile. Tutte istituzioni che pongono limiti alla liberta' di scelta, nonche' economica, degli utenti, e, soprattutto all'esercizio di fondamentali diritti previsti dalla Costituzione, come -nel caso dell'ordine dei giornalisti- al diritto all'informazione. Non facciamo alcuna demonizzazione di queste associazioni, ma chiediamo solo che -come dice anche l'Antitrust- siano considerate alla stregua di qualunque altra associazione a cui dei professionisti si iscrivono per tutelare i propri interessi, ma non per imporre le loro regole a chiunque voglia intraprendere la medesima attivita', sottoponendoli -e qui e' uno degli aspetti piu' sintomatici- ad un giudizio da parte di coloro i cui interessi di mercato sarebbero lesi dall'arrivo di nuovi concorrenti.
Per fare questo, oltre a declamarlo, per essere credibili, occorrera' che Governo e Parlamento si fissino delle scadenze. Altrimenti ci domandiamo: a cosa serve l'Antitrust, se le sue valutazioni non modificano -nel senso che indica- la materia su cui sono chiamati ad esprimersi? Se l'Antitrust deve essere solo un alibi, un'espressione della schizofrenia della politica economica italiana, e' meglio che non ci sia, che lo si mandi via; almeno avremo sprecato meno soldi.


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