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OSPEDALE S.GIOVANNI
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Comunicato 
14 gennaio 1999 0:00
 

CAOS PER LE PRENOTAZIONI AL S.GIOVANNI: L'ADUC CHIEDE LA RIATTIVAZIONE DELLE PRENOTAZIONI TELEFONICHE.

Roma, 14 gennaio 1999. E questa sarebbe la capitale d'Italia, la citta' che dovrebbe accogliere 23 milioni di pellegrini per il Giubileo?
E' un vero e proprio scandalo - dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc - che il complesso ospedaliero S. Giovanni-Addolorata di Roma adotti sistemi di prenotazione per le visite specialistiche che andavano bene negli anni '50. Il sistema di prenotazioni telefoniche dal 1° gennaio non e' piu' attivo, in attesa della realizzazione dei punti di prenotazione vicini al domicilio dell'utente. Ma nel frattempo non si poteva mantenere il sistema precedente e offrire un servizio da paese civile? Centinaio di pazienti, per lo piu' anziani, sostano ore con il "numeretto" in mano in attesa del loro turno, per poi fare un'altra fila per pagare il ticket sanitario.
Dalla rabbia ci si chiude lo stomaco. Eppure per la sanita', nel Lazio, ogni anno si stanziano i due terzi del bilancio regionale, pari a circa 16mila miliardi. La sanita' e' quindi la prima "industria" per quantita' ma certamente non per la qualita'. Finche' i trasferimenti finanziari alle Asl avverranno per quote e non per prestazioni, tutto rimarra' come prima, cioe' con ospedali da terzo mondo. Eppure una legge, la 503/92, prevedeva il pagamento alle strutture sanitarie per le prestazioni effettivamente erogate.
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