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PILLOLA ABORTIVA RU486. ENTRO NOVEMBRE ANCHE IN ITALIA GRAZIE ALLA PROCEDURA DI MUTUO RICONOSCIMENTO
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Comunicato 
21 maggio 2007 0:00
 

Firenze, 21 maggio 2007. Grazie all'Europa, le donne italiane potranno presto scegliere fra l'aborto chirurgico e quello farmacologico. Una scelta negata per ragioni ideologiche o di convenienza da Governi di ogni colore politico, che hanno preferito una lunga sperimentazione (a volte addirittura ostacolandola) di un farmaco ultrasperimentato da 20 anni, piuttosto che agire secondo quanto prevede l'articolo 15 della legge 194/1978.
Entro ottobre, al massimo novembre di quest'anno, la pillola abortiva Ru486 (mifepristone) sara' disponibile legalmente negli ospedali pubblici italiani come qualsiasi altro farmaco. Lo ha confermato all'Aduc la casa farmaceutica produttrice della Ru486, i "Laboratoires Exelgyn" (1). Il Comitato per le specialita' medicinali dell'Emea, l'Agenzia europea del farmaco, ha recentemente dato il via libera al farmaco prodotto dai "Laboratoires Exelgyn", a seguito della procedura europea partita dalla Francia (secondo quanto previsto dall'articolo 31 della Direttiva europea 2001/83/CE) (2). Entro il 6 giungo la Commissione europea adottera' il parere dell'Emea, ed entro settembre la Exelgyn presentera' domanda di mutuo riconoscimento al ministero della Salute italiano, che lo dovra' concedere entro ottobre o al massimo novembre. A quel punto, visto che vi e' gia' la disponibilita' di un distributore italiano, la Ru486 sara' subito anche in Italia.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc

(1) E' da tempo che siamo in contatto con i "Laboratoires Exelgyn". Lo scorso anno, a seguito di una nostra lettera-appello, il presidente della Exelgyn ci comunico' l'intenzione di dare inizio alla procedura europea di mutuo riconoscimento: clicca qui
(2) Questo il parere dell'Emea (clicca qui): "Il Comitato per le specialita' medicinali per uso umano ha concluso che i dati disponibili confermano l'efficacia di dosi di 600mg di mifepristone, seguita dalla somministrazione di prostagrandine, per l'interruzione della gravidanza fino a 63 giorni di amenorrea (assenza del ciclo mestruale). In gravidanze fino a 63 giorni, studi comparati fra 200 mg e 60mg di mifepristone in combinazione con 1 mg di gemeprost somministrato per via vaginale suggerisce che 200mg siano efficaci quanto 600 mg di mifepristone. Comunque, in gravidanze sotto i 49 giorni, studi comparati fra 200 mg e 600 mg di mifepristone in combinazione con 400 ?g di misoprostol somministrati per via orale non possono escludere un rischio leggermente superiore di continuazione della gravidanza con dosi di 200 mg. Basandosi sui dati pubblicati disponibili, il profilo beneficio-rischio del mifepristone in combinazione con il misoprostol orale per la gravidanza dai 50 ai 63 giorni e' sfavorevole per la sua scarsa efficacia.
Il Comitato raccomanda anche l'aggiunta di nuove informazioni sulla sicurezza riguardanti:
- il rischio di infezioni mortali quando alla somministrazione di 200 mg di mifepristone segue quella non autorizzata per via vaginale di pasticche di misoprostolo per uso orale;
- l'interazione del mifepristone con altri medicinali;
- l'uso di mifepristone e analoghi prostaglandine in pazienti con disordini emostatici o anemia acuta."
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