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PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA
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Comunicato 
10 dicembre 2000 0:00
 


E' COSI' IN FRANCIA E GRAN BRETAGNA. E IN ITALIA? LE DONNE SONO FIGLIE DI UN DIO MINORE? APPELLO DELL'ADUC AL MINISTRO DELLA SANITA' PERCHE' LEVI L'OBBLIGO DELLA RICETTA. Firenze, 10 Dicembre 2000. Dopo la Francia, anche la Gran Bretagna ha acconsentito l'acquisto della pillola del giorno dopo senza prescrizione medica. E' la decisione del ministro della Sanita', per le donne che avranno compiuto sedici anni, per contrastare il forte aumento delle gravidanze indesiderate.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' un'ottima occasione per riproporre la questione anche nel nostro Paese, dove la pillola del giorno dopo e' in vendita da poco, ma solo su presentazione della ricetta medica, e dove, sull'argomento, abbiamo sentito fior fiore di addetti ai lavori scrivere e chiacchierare sui pericoli sanitari a cui le donne andrebbero incontro senza la prescrizione medica. Chiacchiere, per l'appunto: confermate dal fatto che le autorita' sanitarie francesi e quelle britanniche pensano il preciso contrario.
Sappiamo che, oltre a questo falso motivo sanitario, ce n'e' uno vero, e pesante quanto un macigno: le donne non devono essere messe in condizione di scegliere se e come affrontare una gravidanza. Un'impostazione che e' la stessa che vincola le donne sulla decisione di interrompere una gravidanza, e che e' frutto di una filosofia e di una pratica che e' quella della frase biblica "tu donna, partorirai con dolore": che oggi significa essenzialmente dolore psicologico.
Ma noi, che siamo attenti ai diritti e alla liberta' di scelta degli individui anche in campo sanitario, e che abbiamo la certezza che le donne italiane non sono figlie di un dio minore, combattiamo questa montagna di ipocrisie che vorrebbe qualificare le donne italiane piu' morigerate e religiose di quelle francesi e britanniche, ma che invece le rende sono meno libere, facendo pagare questa costrizione al servizio sanitario nazionale, cioe' a noi tutti.
Non solo, ma siccome l'Italia e' il Paese della cultura e della pratica "doppia", tutti sappiamo perfettamente cosa accadra' con queste ricette, ma volutamente facciamo finta di non saperlo: ci sara' la migrazione delle donne da una parte all'altra delle citta', delle regioni e anche dell'Italia, scansando i medici che le rifiutano, proprio come gia' avviene per l'aborto. E quindi, oltre al divieto, ci teniamo anche la mortificazione di doversi sottoporre a queste ridicole ricerche.
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