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PILLOLA DEL GIORNO DOPO
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Comunicato 
8 gennaio 2000 0:00
 

GRATUITA
DOPO LA FRANCIA ANCHE LA GRAN BRETAGNA. E IN ITALIA?

Firenze, 8 Gennaio 2000. Dopo l'avvio della distribuzione gratuita nelle scuole francesi, in Gran Bretagna e' partito un esperimento simile in alcune zone della citta' di Manchester. In Gran Bretagna la pillola del giorno dopo e' gia' in vendita presso le farmacie.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Lo abbiamo gia' sottolineato nei giorni scorsi con l'avvio della distribuzione alle studentesse minorenni francesi, e lo ribadiamo per questa occasione: entrambi sono iniziative che consentono di fare chiarezza su tanti aspetti dell'interruzione di gravidanza, spesso celati per barriere ideologiche.
Sia in Francia che in Gran Bretagna e' possibile abortire con la pillola RU486, grazie alla quale si evita l'ospedalizzazione e i suoi costi per la comunita', perche' e' sufficiente un'assistenza medica ambulatoriale. E la pillola del giorno dopo e' la versione leggera della RU486. Il fatto che questa pillola sia commercializzata, e' cio' che, a cascata, fa aprire le prospettive, la ricerca e l'esperimento di un uso meno traumatico -rispetto all'aborto- del suo principio attivo.
Questa commercializzazione esiste in tutti i Paesi dell'Ue con eccezione, oltre all'Italia, di Irlanda, Lussemburgo e Portogallo.
Il nostro Paese non c'e' in questa lista.
E' legale o no, in Italia, l'interruzione di gravidanza? E perche' nel corrente uso farmacologico non si sfrutta questo principio attivo? I risultati positivi di Francia -dove la RU486 e' legale dal 1988, Gran Bretagna -dal 1990, Svezia -dal 1991, e la recente commercializzazione in Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Grecia e Paesi Bassi, non sono indicazioni?
Ci sembra che motivi di opportunismo politico e/o motivazioni individuali di chi decide, siano alla base di una politica dello struzzo che si fa pagare al contribuente e all'utente.
I vantaggi di prevedere l'interruzione di gravidanza anche con metodi farmacologici, non sarebbero solo economici, ma anche umani e sanitari: si eviterebbero tante frustanti trafile burocratiche e sanitarie a cui sono oggi sottoposte le donne che decidono di abortire.
Scienza, ricerca e tecnologia sono fattori estranei al miglioramento della qualita' della vita?
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