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POSTE ITALIANE: LE PIU' COSTOSE DEL MONDO PER LETTERE E CARTOLINE
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Comunicato 
18 maggio 2001 0:00
 


IN TESTA AD UNA CLASSIFICA SEGUITA DALLA GERMANIA, ALTRO PAESE IN CUI IL SERVIZIO E' GESTITO IN REGIME DI MONOPOLIO

Firenze, 18 Maggio 2001. Che il servizio postale italiano non sia un fiore all'occhiello dello Stato tra quelli gestiti in regime di monopolio, e' un fatto risaputo e drammaticamente vissuto ogni giorno da consumatori che, ancora nel 2001, devo incivilmente sobbarcarsi interminabili code per espletare servizi essenziali e fondamentali, come pagare una bolletta o ritirare la pensione, oltre alle rigide incongruenze di una gestione del risparmio -di cui Bancoposta e' la punta dell'iceberg- che non si capisce perche' debba essere un parente povero lontano del sistema bancario.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ma oltre alla qualita', il servizio italiano sembra essere anche il piu' costoso del mondo, almeno tra i 13 Paesi che l'Institut der deutschen Wirtschaft di Koeln in Germania, ha preso in esame in una sua recente indagine sui prezzi finali delle spedizioni di lettere e cartoline postali, e pubblicato dal quotidiano viennese Die Presse dello scorso 14 Maggio. L'Italia vi conquista il primo posto con un indice di 107, rispetto a 100, che e' quello della Germania, preso come livello di riferimento, che conquista il secondo posto. Il Paese meno costoso risulta essere la Nuova Zelanda con un livello di 29,7.
L'aspetto interessante e' che i Paesi in cui il servizio e' piu' costoso, sono Italia e Germania: dove, in entrambi vige ancora il monopolio. Va da se' pensare che per le Poste italiane, ormai lanciate a loro modo nel mercato delle multiutilities del risparmio, la gestione del servizio postale, in cui non sono scelte da consumatori soddisfatti per qualita' ed economicita' delle sue prestazioni, e' solo il luogo in cui -grazie all'unicita' sul territorio nazionale- incamerare piu' soldi per le sue avventure in altri mercati concorrenziali come quello "bancario". Ci ricorda molto quello che fa l'Enel, quando i suoi utili, invece di utilizzarli per abbassare le tariffe del servizio elettrico monopolista che eroga, le usa per la sua altrettanta politica di multiutilities.
Poste spa ed Enel spa: due fiori all'occhiello della via italiana alla liberalizzazione e privatizzazione dell'economia, dove, rispetto a quando erano enti di Stato, compare solo quel "spa" alla fine del nome, ma continuano a non perseguire l'interesse pubblico, con l'aggiunta della beffa per il consumatore.
Ecco la tabella. Ricordiamo che e' stata ricavata usando il valore 100 rispetto al costo delle spedizioni di lettere e cartoline in Germania. Nuova Zelanda 29,7 Danimarca 66,5 Svezia 93,0 Spagna 40,5 Olanda 72,2 Germania 100,0 Gran Bretagna 51,9 Austria 73,4 Italia 107,0 Usa 56,3 Svizzera 75,3     Grecia 60,8 Francia
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