testata ADUC
PRIVATIZZAZIONI ALL'ITALIANA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
9 gennaio 2001 0:00
 


LE SOLUZIONI SONO LI', MA LE AUTHORITY FANNO FINTA DI NON VEDERLE?

Firenze, 9 Gennaio 2001. Giornata di audizioni sulle privatizzazioni alla Camera dei Deputati, con i Garanti che denunciano le loro difficolta' e quelle dell'economia.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Cio' che emerge e' in questa sequela:
- Giuseppe Tesauro, presidente Antitrust: abbiamo problemi con Telecom che ha una posizione dominante sui vari mercati; i gruppi italiani hanno perso l'abitudine di competere all'estero, per cui l'Enel fa tutto in Italia; l'ipotesi di separare la rete Enel dal resto "va coltivata con grande interesse".
- Pippo Ranci, presidente dell'Authority per l'energia: l'Enel ha prezzi piu' alti di quelli dei suoi concorrenti esteri, e dovrebbe cedere, oltre le tre Genco, altre centrali e la rete.
Oltre alle evidenti mani legate di entrambe le Authority che si percepisce in cio' che dicono, si percepisce anche una loro funzione schizofrenica, legata alle necessita' politiche piuttosto che alla messa in opera del processo di privatizzazione e liberalizzazione. Non viene spontaneo porsi la domanda che la mancanza di capacita' competitiva delle aziende italiane all'estero e' dovuta proprio ad un'assenza di "allenamento in patria"? L'acquisizione da parte dell'Enel (nel suo piano di diversificazione nelle multiutilities) del capitale di Brianza gas, Sacem Adim Mileo e Lario distribuzione, che l'Authority ha riconosciuto come non lesiva della concorrenza e senza pericolo di posizione dominante nella distribuzione secondaria del gas, non e' la conferma di questa mancanza di allenamento? E l'operazione Enel/Acquedotto Pugliese? E l'operazione Enel con Wind e Infostrada e relativo inciucio (sull'ultimo miglio, per ora) da duopolista italiano con Telecom, sotto la regia del ministero del Tesoro controllore e controllato (proprietario di Enel e azionista con potere di golden share in Telecom)?
Per cui, quale recondito motivo spinge le nostre Authority a fare dei discorsi che, pur nel loro essere legati, rispondono grosso modo alla funzione istituzionale che svolgono, mentre nelle decisioni fanno il contrario?
E' la domanda che gli pongono i consumatori che sono stufi di pagare tutto piu' caro e senza possibilita' di scelta (dalla luce al telefono, dal gas all'acqua, dalle autostrade alle ferrovie, etc.) al solo scopo di continuare ad ungere il capitalismo di Stato (pur nella sua nuova veste di spa differenziate), che continua ad essere il macigno sulla strada della liberalizzazione.
Le soluzioni sono li' -cioe' fare cio' che proclamano nelle audizioni- ma le nostre Authority fanno finta di non vederle.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS