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PUBBLICAZIONE LISTE DI PEDOFILI
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Comunicato 
21 agosto 2000 0:00
 


LA LEGGE E IL DIRITTO SONO UGUALI PER TUTTI, A MAGGIOR RAGIONE PER CHI LI VIOLA.

Firenze, 21 Agosto 2000. L'associazione "Gesu' Bambino" si e' detta disposta a pubblicare sui media una lista di persone che in passato sono state condannate per atti di pedofilia.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Proprio in questi momenti -con la scoperta dei terribili omicidi di due bambine- e' importante mantenere il rigore e non credere che il mondo possa cambiare urlando quella disperazione di cui tutti gia' ci rendiamo conto. Rigore che e' d'obbligo soprattutto da parte dei mezzi d'informazione, perche' dopo quello che e' successo in Gran Bretagna con la pubblicazione di una lista analoga, pensiamo che anche i piu' giustizialisti popolari abbiano elementi di riflessione per desistere da questo metodo.
Due, a nostro avviso, sono questi elementi: giustizia e prevenzione. E' giusto che la persona che abbia commesso il reato piu' terribile -e che per questo abbia' gia' pagato il suo prezzo alla comunita'- debba subire un'onta continua di questo suo errore? C'e' qualcuno che crede che il clima di terrore e persecuzione possa giovare perche' queste persone non commettano di nuovo lo stesso reato? E in questo clima, queste violenze non diventeranno sempre piu' efferate? Non e' forse in questo clima che si stanno commettendo piu' reati mortali, che non in precedenza?
Ci sono due modi di porsi: se si vuole che queste persone siano solo emarginate e punite anche per il solo fatto di esistere, tanto vale chiedere la pena di morte, si fa prima e il risultato e' sicuro; se invece si hanno dubbi sulla pena di morte o si e' contrari, queste persone vanno aiutate a non commettere piu' quel reato, e non e' certo con le liste di proscrizione che si puo' ottenere questo risultato, ma col rigore della legge e del diritto, che anche in questi casi devono restare uguali per tutti.
Infine siamo anche preoccupati per il livello di informazione e denuncia che raggiungerebbe qualunque media si prestasse al gioco della pubblicazione, e ci chiediamo perche' non dovrebbero essere pubblicate liste di violentatori di persone adulte, spacciatori di droghe illegali, ladri, furfanti che commettono reati contro il patrimonio. Forse sono meno dannosi alla societa' che non i pedofili?
Questo per dire che con certe azioni, si sa dove si comincia, ma non dove si finisce.
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