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RC-AUTO: CI RISIAMO
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Comunicato 
31 marzo 2001 0:00
 


NUOVO BLOCCO DELLE TARIFFE ALL'ORIZZONTE: GLI INTERESSI DI BOTTEGA POLITICA CONTRO CONSUMATORI E ASSICURATORI. UN ATTENTATO AI DIRITTI ALLA MOBILITA' DI OGNI CITTADINO.

Firenze, 31 Marzo 2001. Il ministro del Lavoro, Cesare Salvi, spalleggiato da mezze dichiarazioni del ministro dell'Industria Enrico Letta (che il giorno prima aveva detto il contrario) e da incitamenti del ministro delle Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio (chissa' perche' …. forse il prezzemolo c'entra con l'agricoltura …), sta proponendo che il Governo faccia un nuovo blocco delle tariffe Rc-Auto.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Non e' bastato un anno di tragedie per il blocco che finisce oggi, ed ecco che, a corto di idee e, soprattutto, di volonta', si ripropone lo stesso blocco. Il metodo e' chiaro: bloccare la situazione cercando di scontentare meno persone possibile, e rimandare la patata bollente al prossimo governo. Ecco che gli interessi della bottega politica dimostrano nuovamente di essere prevalenti su quelli di consumatori e assicuratori, proprio entrambi, questa volta insieme, perche' entrambi vengono danneggiati: il mercato puo' far solo bene a tutti, premiando i piu' arditi e facilitando le scelte dei consumatori; un mercato, ovviamente, dove si tenga fede a cio' che ha detto l'Antitrust con la sua sentenza contro il cartello 8confermata anche dal Tar del Lazio), e non il mercato dove fa da padrone la societa' R.C. Log srl, creata ad hoc per favorire lo scambio di informazioni tra le assicurazioni.
Una situazione che puo' essere raggiunta solo se il Governo, invece di fare il barelliere con i tamponi di nuovi blocchi, metta mano alla riduzione del prelievo fiscale sui premi e all'eliminazione dei vincoli che impediscono la presenza di compagnie straniere sul mercato.
Fantascienza? Fantapolitica? No, per noi sarebbe un metodo concreto, di lungo respiro, con risultati che maturano nel tempo e creano un mercato responsabile. L'alternativa che ci viene prospettata (e purtroppo perorata anche da alcune associazioni di consumatori che pare gongolino nel cercare di mantenere la precarieta' e le incertezze) e' la migliore via per la consegna di intere zone del Paese alla clandestinita' e all'illegalita' (che in situazioni del genere prolifica e ci sguazza), e perpetrare un pesante attentato ai diritti alla mobilita' di ogni cittadino.
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