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Regioni. Vaccini dal pizzicagnolo. Il caso Lombardia e Veneto
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Comunicato di Primo Mastrantoni
15 febbraio 2021 11:55
 
 Prima i veneti, no prima i lombardi. Così, chi governa queste regioni, Letizia Moratti, vicepresidente della Lombardia e Luca Zaia, presidente del Veneto, vorrebbero affrontare il problema delle vaccinazioni.
E' la chiave sovranista regionale sanitaria. Magari ci sarà qualche comune che rivendicherà la precedenza: prima i veronesi o i bergamaschi.

Zaia e Moratti sono pronti ad acquistare i vaccini. Non si sa da chi, perché quelli della Pfizer, di Moderna e AstraZeneca sono già prenotati. Si pensa a quelli russi o cinesi? La domanda sorge spontanea: questi vaccini sono stati validati dalle agenzie del farmaco europee e italiane (Ema e Aifa)? No, a tutt'oggi.

 Zaia e Moratti quali vaccini vogliono acquistare? Da chi e con quali garanzie?
Non è dato di sapere. I vaccini non si acquistano dal pizzicagnolo (salumiere) un tanto al chilo, perché sono farmaci che devono essere testati e certificati.

Non si può rispondere alle legittime attese dei cittadini con promesse inattuabili. Cosi non si governa, si sfascia.
 
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