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RICORSI CONTRO VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA
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Comunicato 
13 gennaio 2001 0:00
 


IMPORTANTE NOVITA' NEI TEMPI DI RISPOSTA DEL PREFETTO
SUL NOSTRO SITO INTERNET  I MODULI PER I VARI RICORSI

Firenze, 13 Gennaio 2001. C'e' un'importante novita' per chi fa ricorso contro le multe per violazione del codice della strada. La legge n.340 del 24/11/2000 (Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione dei procedimenti amministrativi), all'art.18 punto 3 ha stabilito che il termine del Prefetto per l'emissione dell'ordinanza-ingiunzione a seguito di ricorso, e' fissato in 90 giorni (prima era 180)
Questo significa che, dal momento in cui si invia il ricorso per contestare una multa che si ritiene sbagliata, il Prefetto ha 120 giorni di tempo per rispondere (prima erano 210). Il ricorso va presentato all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore (si puo' anche inviare per raccomandata A/R), e questo ufficio ha 30 giorni di tempo per inviarlo alla locale Prefettura: quindi ai 90 giorni che il Prefetto ha per rispondere, bisogna sommare questi 30, e per chi chiede giustizia, il tempo entro cui avere una risposta diventa 120 giorni. Se il rigetto del Prefetto arriva oltre questi termini, si puo' fare richiesta di annullamento al locale giudice di pace.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E una scadenza importante, perche' nell'ambito della nostra campagna permanente per la certezza del diritto e della norma, e il rispetto delle stesse anche e soprattutto da parte delle autorita', e' bene conoscere quali sono i termini perentori entro cui l'autorita' deve farsi valere. Siamo troppo spesso abituati a termini che sono ordinatori per l'autorita' e perentori per l'amministrato, ma questi sono molto chiari e -in questo caso, con la diminuzione da 180 a 120- sono stati resi piu' agevoli per il cittadino, favorendo la diminuzione delle attese.
Stiamo parlando di ricorsi che, in un'associazione come la nostra, sono all'ordine del giorno, soprattutto per le contestazioni delle multe di autovelox e delle varie arroganze dei tutori del codice della strada. Noi, in genere, consigliamo di rivolgersi al giudice di pace piuttosto che al Prefetto, perche' quest'ultimo tende quasi sempre a bocciarli e a raddoppiare il costo della sanzione, ma ci sono casi in cui il ricorso al Prefetto e' quasi d'obbligo (per esempio -a fronte della certezza delle proprie motivazioni- distanza dal luogo dove la violazione e' avvenuta -al Prefetto si puo' spedire la raccomandata, mentre al giudice di pace si deve fare tutto di persona).
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