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RIMBORSO EUROTASSA
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Comunicato 
30 ottobre 1998 0:00
 

MA SIAMO SICURI CHE CI RIDARANNO IL SOSPIRATO 60%?
LE ANOMALIE RISCONTRATE DALLA CORTE DEI CONTI NON SONO SECONDARIE.
L'ADUC CHIEDE ALLA STESSA CORTE DI ESIGERE DAL GOVERNO SOLUZIONI SICURE PER LA RESTITUZIONE

Firenze, 30 Ottobre 1998. Il 60% del'eurotassa dovrebbe essere rimborsato, a fine anno con la tredicesima se si e' lavoratori dipendenti, e con varie formule se si e' lavoratori in proprio o professionisti. E' noto che questa restituzione sara' fittizia perche' assorbita dall'addizionale Irpef regionale, ma non e' tutto.
Interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ci sono altri dubbi che, anche a provvedimento deciso, il rimborso possa andare in porto. E' la Corte dei Conti che, nell'audizione sulla manovra economica davanti alla Commissione Bilancio della Camera, ha definito anomala la procedura scelta per la restituzione, con le risorse allocate tra le spese in conto capitale invece che tra quelle correnti. Su questa anomalia del massimo organo di controllo della contabilita' dello Stato, lo abbiamo appreso solo ieri sera tardi con una nota d'agenzia, quando ormai chi doveva scrivere o comunicare la notizia del rimborso dell'eurotassa aveva gia' preparato tutto, e quando, soprattutto, i piu' importanti telegiornali d'informazione -quelli della fascia 20/21- stavano per concludersi. Non e' la prima volta che viene usato questo meccanismo di diffusione delle notizie per far si' che le stesse non abbiano rilievo. Ci e' successo altre volte con notizie diffuse, per esempio, dopo una decantazione in appositi cassetti di commissioni o misteri, la sera tardi della vigilia di ferragosto.
Proprio per questo il nostro dubbio diventa molto forte, perche' dalla finta restituzione si potrebbe passare alla non restituzione, non coprendo, quindi, neanche l'esborso per l'addizionale Irpef regionale; con il risultato di una diminuzione delle tredicesime.
Siamo abituati ai colpi di testa dei gestori del nostro sistema fiscale sempre contro i contribuenti, per cui non ci sarebbe da meravigliarsi piu' di tanto, tant'e' che non abbiamo trovato traccia di risposta del ministero delle Finanze a questo rilievo della Corte dei Conti. E siccome non ci fidiamo, oltre all'esternazione della preoccupazione, abbiamo deciso di rivolgerci alla Corte dei Conti perche' chiarisca meglio quest'anomalia rilevata, e, soprattutto, perche' esiga dal ministero e dal Governo una soluzione diversa per il prelievo, in modo che ci siano tutte le garanzie per l'effettuazione.
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