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Roma Capitale. Trasporto Pubblico. Raggi, la Furbetta, addebita il costo del referendum ai romani
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Comunicato di Primo Mastrantoni
31 gennaio 2018 12:50
 
 Il referendum per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico si svolgerà il 3 giugno, invece del 4 marzo, in coincidenza con le elezioni politiche e regionali. Così la decisione della sindaca Virginia Raggi. Questo comporterà una aggiunta di costi per la riapertura dei seggi elettorali, cioè circa 15 milioni di euro, che saranno addebitati ai cittadini romani, i quali saranno felici e ringrazieranno la sindaca Raggi per questo ulteriore gravame. Il M5S non era per la razionalizzazione della spesa pubblica? Si', quando fa comodo.
La data del referendum è fissata per il 3 giugno, successivo alla festività del 2 giugno, cioè in pieno lungo fine settimana. E' evidente il tentativo della sindaca Raggi di limitare la presenza di elettori e invalidare la consultazione per mancanza del quorum, alla faccia della democrazia diretta tanto proclamata e sbandierata. Nel settembre 2016 avevamo proclamato la sindaca Raggi "la Furbetta". Non possiamo che confermare. 
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