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SERVIZIO ATAF ESTIVO
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Comunicato 
4 agosto 1999 0:00
 

DEFICITARIO E GESTITO IN MODO ARROGANTE, CAPACE SOLO DI SPIEGARSI (SENZA PIEGARSI) DI FRONTE AL POTERE, MA MUTO DI FRONTE AGLI UTENTI.
L'ADUC CHIEDE AL SINDACO IL COMMISSARIAMENTO DEL SERVIZIO, E ALLA REGIONE IL BLOCCO DEI MILIARDI CHE VENGONO SPERPERATI DANDOLI A CHI NON GARANTISCE UN SERVIZIO MA SOLO LA PROPRIA AZIENDA.

Firenze, 4 Agosto 1999. Gia' lo scorso 9 luglio avevamo chiesto un confronto pubblico sulla carenza dei servizi di trasporto urbano che, arrivando l'estate, invece di continuare ad essere un servizio pubblico, si trasformavano in aziende interessate solo a far quadrare i bilanci.
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ma, come ha dimostrato con un intervista del suo presidente pubblicata su un quotidiano fiorentino oggi, l'Ataf non presta orecchio a cosa dicono gli utenti, ma solo alle voci che arrivano dalle stanze del potere. Un tipico metodo di arroganza gestionale, che si fa forte della posizione ben piazzata nelle stanze dei partiti di maggioranza, e che ignora che sta trattando con un servizio pubblico.
Ma, con il classico metodo in voga oggi presso i gestori monopolisti, si dice una cosa per farne un'altra, si asserisce di fare gli interessi di una parte (riempendosi la bocca di paroloni altosonanti come "i cittadini fanno bene a lamentarsi") per continuare a fare esclusivamente i propri … che non combaciano con quelli degli utenti.
L'Ataf e' un'azienda che non sta mantenendo gli impegni presi, creando enormi disagi non solo agli utenti del suo servizio ma a tutti i cittadini che, in carenza del servizio, sono costretti ad utilizzare i mezzi privati, con conseguenze disastrose per l'inquinamento, il traffico e i tempi della citta'. L'Ataf e' un'azienda che oltre agli incassi per il servizio che svolge, ha un contributo dall'Ue (tramite la Regione) di quasi 67 miliardi di lire, e un impegno di 17 miliardi perche' i suoi bilanci, eventualmente in rosso, possano essere ripianati. Un'azienda, quindi, che agisce in posizione di totale favoritismo e benevolenza da parte della pubblica amministrazione e che, invece, a discapito del servizio, e' piu' preoccupata di ben rispettare gli scaglioni di ferie dei suoi dipendenti. Una situazione ridicola oltreche' criminale, perche' non considera assolutamente che i 2/3 dei cittadini sono rimasti in citta'. Ma il presidente dell'Ataf ci fa sapere che le rimostranze vengono prese in considerazione, ma intanto continua a fare come pare e piace a lui.
Per queste ragioni chiediamo al Sindaco di commissariare il servizio, prima che l'emergenza divenga tragedia (ricordiamo che l'altro giorno a Roma un gruppo di utenti ha assaltato un mezzo pubblico e lo ha costretto ad effettuare una corsa che era stata annullata in virtu' dell'orario ridotto). E chiediamo alla Regione che, stante la situazione, blocchi qualunque erogazione dei fondi di cui sopra, perche' si sta finanziando un'azienda che e' interessata solo a far quadrare i bilanci e non a fornire un
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