“Non e' una proposta del Governo”, ha precisato Mario Monti, “ma la sospensione del calcio per due tre anni e' una domanda da farsi”. Domanda saggia, aggiungiamo noi. Relativa ad un mondo in cui la promozione in serie A talvolta non avviene, come nel caso della Fiorentina calcio, per meriti calcistici ma per sentenze giudiziarie, oppure la non retrocessione in serie B avviene in impossibili vittorie all'ultima partita disponibile fuoricasa.... Non solo, ma anche il mondo della tessera del tifoso, concepita a parole per questioni di ordine pubblico, ma nei fatti macchina mangiasoldi o rubasoldi come nel caso del Napoli, con tanto di
sentenza del Tar che conferma la pratica commerciale aggressiva nascosta dietro questa tessera.
Quel mondo dove talvolta i gruppi di tifosi sono bande di delinquenti che costano alla comunita' una marea di soldi per le forze dell'ordine che si devono mobilitare per il loro presunto diritto a mettere a ferro e fuoco treni, strade e stadi.
Si', presidente Monti, forse due o tre anni di fermo e blocco dello sporco business che sta dietro ai campionati di calcio potra' servire. Ma non si limiti ad una dichiarazione, il confronto lo ha aperto e all'autorevolezza che la contraddistingue faccia si' che siano in diversi, senza interessi che non quelli del bene pubblico, ad affiancarla.