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SPORT E PROFESSIONI
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Comunicato 
20 novembre 1996 0:00
 
SPORT E PROFESSIONI
LA REGIONE TOSCANA, PRIMA IN ITALIA, PROMULGA LA LEGGE SULLE PROFESSIONI DELLA MONTAGNA. UN VANTAGGIO PER I CITTADINI UTENTI? NO! SOLO BUROCRAZIA, LIMITAZIONI, ASSURDITA' PER RENDERE SEMPRE PIU' DIFFICILE LA VITA, PER CREARE CORPORAZIONI PRIVILEGIATE E INCAMERARE TASSE SU TASSE E ANCORA TASSE, E FAVORIRE IL LAVORO E L'UTENZA NERA. Firenze, 20 Novembre 1996. Fra pochi giorni sara' operativa, dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, la prima legge regionale su "Ordinamento delle professioni di maestro di sci e guida alpina"., promulgata in questi giorni dal presidente della Regione.
Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, ha rilasciato il seguente preoccupato commento:
E' un quadro perfetto della burocrazia soffocante.
Definire la figura professionale con l'obbligo di iscrizione all'albo per chi esercita in modo stabile questa professione; istituzione di un tariffario; facilitazione dell'accesso alla professione attraverso l'istituzione di appositi corsi professionali di formazione e aggiornamento, con tanto di esame finale di abilitazione; e, infine, i requisiti: cittadini Ue, maggiorenni, idoneita' psico-fisica con certificato della Usl, licenza di scuola dell'obbligo, abilitazione come da corsi precedenti e assenza di condanne penali.
Una lettura dalla parte dei diritti del cittadino e dell'utente, da' questi risultati:
L'albo sara' per chi esercita in "modo stabile" questa professione: quindi quasi nessuno, essendo un mestiere tipicamente stagionale e, nel caso toscano, anche molto piu' ristretto nel tempo che altrove, creando di fatto le condizioni per una violazione delle norme che sembrano fatte apposta per non essere rispettate e applicate. Un tariffario che, preparato dai quattro gatti "stabili" e sicuramente assistiti con il denaro pubblico, verra' puntualmente disatteso da tutti gli altri, per esigenze di mercato e per non pagare le tasse. Corsi professionali che non serviranno se non a prendere contributi pubblici da diverse parti (e pagare chi li terra') e a dotarsi del pezzo di carta, perche' saranno disertati dai piu', non intenzionati ad inquadrarsi per qualcosa che li limita e non gli da' alcuna preparazione. E, per finire, i requisiti: - idoneita' psico-fisica, e se e' un maestro di sci incidentato... non e' in grado di essere istruttore? E un handicappato fisico non puo' essere guida per dei sentieri? -licenza scuola dell'obbligo: a che serve? A parte il fatto che se e' dell'obbligo non si capisce perche' debba essere certificata .... ma e' la stessa terribile logica del certificato d'esistenza in vita; assenza di condanne penali: che c'entra? Deve insegnare a sciare e a camminare per i sentieri, o qualcos'altro? Forse che un cittadino che ha pagato alla giustizia i suoi errori, per vivere ha solo la possibilita' di continuare ad essere delinquente?
Un quadro perfetto, per dissipare il denaro pubblico su professionalizzazioni inutili e dannose, che potra' servire solo a incrementare lavoro e utenza nera, e a rinnovare l'immagine e la presenza pesante di una istituzione onnivora e oppressiva.


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