testata ADUC
SQUALLORE DI TIM E OMNITEL
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
5 febbraio 2000 0:00
 


VOGLIONO FAR PAGARE AGLI UTENTI LE FREGATURE CHE HANNO SUBITO LORO, E LO FANNO CON LA COMPLICITA' DEL MINISTERO DELLE FINANZE. COME DIFENDERSI

Firenze, 5 Febbraio 2000. Sono gia' diverse centinaia le persone che si stanno incontrando in questi giorni presso i vari Uffici di Registro, e tutte con lo stesso problema di cui ignoravano l'esistenza: hanno ricevuto a casa una raccomandata dell'Ufficio Affitti Bollo Demanio, al cui interno c'e' un "Atto accertamento di violazione ed irrogazione di sanzioni in materia di servizi telefonici cellulari e radiomobili", mediante il quale viene richiesto il pagamento di una cifra -che varia da malcapitato a malcapitato- per tasse governative che, per quanto accertato dal Dipartimento delle Entrate del Ministero delle Finanze, non sarebbero state corrisposte alla Tim e alla Omnitel, cosi' come prevede il contratto a canone.
Cos'e' successo? Negli anni 95/97 un numero imprecisato di persone avevano fatto contratti per telefonini fornendo quello che all'epoca era sufficiente: dati anagrafici e numero di codice fiscale. Solo che i nomi e gli indirizzi forniti, dopo i primi invii delle bollette, erano risultati inesistenti, e prima che il blocco del servizio per morosita' fosse attivato, i consumi continuarono per alcune bimestralita'. Tim e Omnitel, cosi' rimasero senza pagamenti, ma lo Stato si rivolse a loro per farsi pagare le tasse di concessione governativa.
I due operatori telefonici, invece di prendere atto di essere stati fregati e denunciare l'accaduto, cosa fecero? D'accordo con il ministero, frugarono nel cervellone delle Finanze e ad ogni codice fiscale (che era stato fornito in modo credibile e rispondente a dati potenzialmente esistenti) fu dato un nome e cognome a cui corrispondeva realmente … e a costoro il ministero ha cominciato a mandare le richieste di pagamento. Negli Uffici del Registro, a chiedere informazioni, abbiamo visto anche persone ottantenni a cui erano stati attributi 8 contratti di telefonini.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Questo di Tim e Omnitel e un comportamento squallido e senza alcun criterio di civicita': far pagare ad altri, ignari dei fatti, i propri debiti, non importa se divenuti tali per cause fraudolenti o meno, comunque debiti propri. Non sappiamo come finira' questa storia anche se siamo ottimisti per gli utenti tirati in ballo da questi signori, ma, perche' gli avvisi di pagamento non divengano ingiunzioni, occorre che ogni malcapitato si difenda, purtroppo spendendo soldi e tempo, ma riservandosi il diritto di chiedere i danni a chi li ha messi in mezzo a questa storia.
I consigli sono i seguenti:
- denuncia alla Procura della Repubblica (va bene anche Questura o Carabinieri) sulla propria estraneita' rispetto ai fatti, con richiesta di procedere contro ignoti che hanno utilizzato il proprio codice fiscale
- spedire copia della denuncia per raccomandata A/R e per fax a Tim o Omnitel, ribadendo la propria estraneita', disconoscendo la titolarita' contrattuale e chiedendo una liberatoria, in mancanza della quale si preannuncia che si fara' causa per danni.
- ricorso amministrativo in carta da bollo alla Direzione Regionale delle Entrate, entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta di pagamento.
E' evidente che siamo a disposizione di tutti coloro che necessitano di ulteriori spiegazioni e chiarimenti, sia in Internet (settore SOS) che per telefono (055290606 ore 15/19,30 lun/ven, ore 9,30/13 solo il sabato).
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS