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TARIFFE TLC
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Comunicato 
19 gennaio 2000 0:00
 


NELLA BABELE TARIFFARIA CHE FA INGRASSARE SOLO TELECOM, PER UN MERCATO CHE SIA TALE OCCORRE LEVARE IL MONOPOLIO DELLE LINEE FISSE ALLA STESSA TELECOM, AFFIDANDOLE TEMPORANEAMENTE AL SUO LEGITTIMO PROPRIETARIO -LO STATO- IN ATTESA DI UN MERCATO ANCHE DELLE LINEE.

Firenze, 19 Gennaio 2000. La decisione dell'Authority sulle nuove tariffe fisso-mobile e' in linea con la babele del settore, causata non dall'ingresso di nuovi gestori e dalla fine del monopolio, ma dal perdurare della posizione monopolista di Telecom sulle linee.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Cercare di districarsi tra le tariffe e' decisamente un'impresa per il semplice utente che non abbia tendenze maniacali stimolate dal mezzo e dalla novita', e questa nuova decisione dell'Authority da' il suo buono contributo.
E' chiaro che in questa fase le decisioni dell'Authority sono necessarie, ma c'e' un'anomalia che va risolta subito: Telecom che e' gestore e affittuario delle linee fisse: una posizione che -in qualunque modo la si voglia considerare- e' sempre di vantaggio e di dominio sugli altri concorrenti.
Il fatto che Telecom abbia ereditato quello che aveva costruito a suo tempo, non regge, perche' gli e' stato possibile grazie alla posizione di unico attore del mercato, costruendo un patrimonio pubblico, con soldi pubblici, di cui oggi lei -quasi del tutta privatizzata- ne sta godendo i benefici a discapito dei suoi concorrenti e, alla fine, degli utenti. Questi ultimi, infatti, si ritrovano prezzi gonfiati per il solo fatto che devono far guadagnare -per un solo servizio: la connessione telefonica- due gestori.
Invece di stare a chiedere riduzioni di 10 o 5% -che verrebbero tranquillamente neutralizzate dalla difficolta' a districarsi nel ginepraio tariffario e dai probabilissimi errori di calcolo che ne deriverebbero- bisognerebbe concentrare tutto nel chiedere l'immediata dismissione del monopolio sulle linee e il suo affidamento -temporaneo- al legittimo proprietario: lo Stato; in attesa di un mercato anche delle linee.
Continuare cosi' e' solo un gioco al massacro il cui il Re (Telecom) viene ingrassato grazie al suo cameriere (lo Stato), lasciando le briciole ai contadini (tutte le "baby-bell").
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