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TASSE PER COMMERCIO ELETTRONICO
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Comunicato 
11 maggio 2000 0:00
 


LA LEZIONE AMERICANA

Firenze, 11 maggio 2000. La Camera Usa ha approvato una moratoria fiscale per il commercio elettronico, almeno per i prossimi 5 anni.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Un'azione di forza che mette l'Europa di fronte ad un fatto compiuto, nonostante le varie trattative che sono state intraprese tra rappresentanti Ue e Usa per disciplinare il settore a livello mondiale? Con l'Euro e la Lira nelle misere condizioni in cui navigano nei confronti del dollaro, ci sembra che sia stato lanciato un messaggio molto chiaro: ci facciamo gli affari nostri, che sono quelli di un'economia che sta prendendo il volo, in barba alle alchimie comunitarie e alle scadenze della mega moneta dell'Ue. Come dargli torto? Impossibile, anche perche' i fatti in Usa parlano: consumi in crescita e disoccupazione in diminuzione.
Una lezione di economia e di diritto al commercio e al consumo che additiamo al nostro legislatore che, invece, in Internet, sta cercando e trovando i metodi per estendere la sua asfissiante presenza, fatta di fisco e di leggi limitatrici delle liberta' economiche ed individuali.
Ci piace, infine, paragonare l'apertura che questo voto Usa rappresenta con il "lancio" italiano della gara privata per l'assegnazione delle frequenze Umts, dove il Governo si sta apprestando a regalare a se stesso (attraverso il controllo diretto o mediato sulle aziende che vengono da lui "scelte" per partecipare alla gara) uno dei piu' promettenti business dei prossimi anni, facendolo pagare ai consumatori. Due modi opposti di concepire e mettere in pratica l'economia politica: la prima -quella Usa- basata sul tornaconto per l'individuo e il consumatore (liberta' imprenditoriale e mercato concorrenziale), predisponendo i contribuenti ad essere tali verso lo Stato che li aiuta; la seconda -quella italiana- basata sull'accaparramento dei nuovi spazi imprenditoriali ed economici da parte dello Stato, a spese delle nuove imprenditorialita' e dei consumatori che ne risentiranno in qualita' e costi, predisponendo i contribuenti a non essere tali verso lo Stato che non li aiuta.
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