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TELEFONI E PRIVACY
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Comunicato 
30 marzo 1999 0:00
 

IL NUOVO SERVIZIO "CHI E'" FA PAGARE 300 MILA LIRE OGNI 15 GIORNI QUELLO CHE OGGI E' GRATUITO, ED E' IL PREAMBOLO AD UN CONTROLLO DELLA TELECOM SU TUTTA LA NOSTRA VITA PRIVATA.

Firenze, 30 Marzo 1999. E' partito il nuovo servizio Telecom "Chi e'" per identificare visivamente sul telefono il numero di chi sta chiamando, a meno che lo stesso chiamante non abbia disattivato il meccanismo con la composizione di alcuni codici prima del numero. Il servizio costa 3000 lire al mese, ma ce' un'altra possibilita': con 300 mila lire ogni 15 giorni vengono forniti i tabulati di tutte le telefonate che sono giunte, comprese quelle che non volevano farsi identificare.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La Telecom e' sempre la Telecom/Sip: un incrocio di interessi economici privati, gestiti in concessione monopolista con metodi truffaldini e arroganti. Livore anti-Telecom? No: solo osservazione con gli occhi degli utenti/sudditi. Perche' questo nuovo servizio -quello a 3000 lire al mese- se non lo si vuole, si deve disdettare: la Telecom non ammette ignoranza, come la legge, e l'utente che obbligatoriamente ha stipulato un contratto con lei, deve essere costantemente aggiornato di tutte le innovazioni che vengono caricate sulla sua utenza e che gli fanno lievitare i costi. Sarebbe logico che quando c'e' un servizio in piu', fosse fatta una promozione per farlo accettare …. ma questa e' logica di un'economia di mercato, che e' il contrario di quanto aleggia nelle teste e nelle tasche del gestore monopolista.
Non solo, ma dopo tanto strombazzamento sulla privacy di chi telefona e di chi riceve la telefonata, ecco che viene fuori che, con 300 mila lire ogni 15 giorni, ognuno fa cio' che crede del proprio telefono in ricezione: torna, cioe', alla situazione precedente quando si poteva chiedere documentazione delle telefonate ricevute, solo che prima questo servizio era gratuito ed ora costa 300 mila lire ogni 15 giorni: bella innovazione.
Abbiamo l'impressione che ci stiamo infilando in un tubo strettissimo, dove l'accesso obbligatorio e' gestito da una Telecom che ci fa pagare biglietti salatissimi. Crediamo sia il caso di cominciare a rivendicare il diritto a gestirsi la privacy da soli, senza alcun Grande Fratello/Telecom che ci dispensi i servizi a suo gradimento e nutrimento. Non vogliamo che ci succeda come ad un signore britannico a cui la British Telecom ha mandato una lettera di questo tono: visto che lei chiama spesso questo numero, le consigliamo di inserirlo tra quelli validi per una tariffa scontata che si applica ai numeri che si chiamano frequentemente; questa lettera e' stata vista dalla moglie del signore britannico, che non conosceva quel numero, ed ha scoperto che era quello dell'amante segreta -da 20 anni- del marito. Questa storia vera e' cio' che ci aspetta, e per di piu'
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