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TICKET FARMACEUTICI
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Comunicato 
8 giugno 2001 0:00
 


ADUC CONTRARIA ALLA REINTRODUZIONE DEI TICKET

Roma, 8 Giugno 2001. Siamo fermamente contrari alla reintroduzione dei ticket per i farmaci -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. La salute e' il bene piu' prezioso che una persona possiede e non puo' essere barattata con presunti problemi finanziari. Dell'aumento del 30% della spesa per i farmaci, nel primo trimestre di quest'anno, solo il 12 % e' dovuto alla eliminazione dei ticket e considerato che molti cittadini hanno atteso l'inizio dell'anno per acquistare i farmaci, possiamo ridurre ulteriormente la percentuale. Insomma dei 1300 miliardi di aumento solo un centinaio, forse anche meno, sono dovuti ai ticket. Lo stesso Ministero della sanita' calcola in 550 miliardi il risparmio dovuto alla scelta di farmaci con lo stesso principio attivo ma con prezzi minori. Se lasciamo la scelta ai medici della prescrizione del farmaco (sperando nella scienza e coscienza) dobbiamo attivare un meccanismo per il quale il farmacista o chiede l'intero importo del prezzo del farmaco o fornisce, gratuitamente, quello con lo stesso principio attivo che costa meno. Il compito del Servizio sanitario e' quello di fornire una prestazione, non quella di garantire lauti e ingiustificati guadagni alle industrie del settore. Qualsiasi societa' privata sceglierebbe, tra due prodotti identici, quello che costa di meno, non si capisce perche' non dovrebbe farlo lo Stato. Al cittadino, ovviamente, la scelta. La campagna del Ministero della sanita' sui farmaci equivalenti e' un primo passo, serve a informare e sensibilizzare, ma e' indispensabile il secondo passo, quello che proponiamo. Comprendiamo i motivi economici di chi vorrebbe reintrodurre il ticket, sono problemi loro non del cittadino che vuole curarsi, e nulla hanno a che fare con i buchi del bilancio sanitario.
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