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TORTURA AUTOVELOX
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Comunicato 
25 agosto 2000 0:00
 


DA BOLZANO CI ARRIVA CONFERMA: PER LA MAGGIORPARTE DEI COMUNI E' PRIORITARIO INCASSARE SOLDI, E SOLO DOPO VIENE LA SICUREZZA STRADALE.
CONTRO QUESTA POLITICA E' POSSIBILE OPPORSI

Firenze, 25 Agosto 2000. Con il rientro dalle vacanze, la situazione del traffico si fa drammatica, e come ogni anno ci si lamenta da piu' parti, ma non si cambia nulla. E l'unica cosa che sembra accentuarsi e' la repressione delle infrazioni, invece di creare le condizioni perche' le infrazioni non siano commesse. La regina di questa politica e' l'autovelox.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La diffusione di questo strumento e' sempre maggiore, e mentre da un lato ne siamo lieti perche' c'e' piu' controllo sulla causa principale degli incidenti, non possiamo bendarci gli occhi di fronte all'uso che molte amministrazioni ne fanno: strumento di tortura e di vessazione degli automobilisti.
Abbiamo gia' avuto modo di rilevare come molti Comuni usano inserire nei bilanci preventivi anche i proventi delle multe, fornendo cosi' la certezza di una politica preventiva solo strumentale agli incassi che -se vogliono rispettare gli impegni- devono quantomeno essere raggiunti. E lo stesso uso che le varie polizie fanno dell'autovelox la dice lunga, tant'e' che e' dovuta intervenire la Corte di Cassazione, con ben due sentenze, per ricordare che il codice della strada impone il fermo del trasgressore (con l'eccezione di casi particolari che vanno documentati) -perche' andando oltre i limiti e' un pericolo per tutti- altrimenti la multa e' nulla: vige infatti l'abitudine di non fermare il trasgressore, e inviargli a casa la notifica con gia prestampata una frase tipo "non e' stato possibile notificare l'infrazione", che, per il fatto stesso di essere prestampata … la dice lunga sulle intenzioni di chi fa questi rilievi e che dovrebbe farlo seguendo il codice della strada. E grazie a queste sentenze, molti cittadini stanno ottenendo letteralmente giustizia contro chi usa gli autovelox solo a fini di ricavo economico.
Siamo visionari e con il dente avvelenato contro questa o quella polizia? Non crediamo. Anzi. Oggi abbiamo la conferma di questa politica dal comandante dei vigili urbani di Bolzano, che, in un'intervista ad un quotidiano dell'Alto Adige, relativamente al loro servizio con l'autovelox, dice: "Anche se molti sono convinti del contrario - spiega il comandante dei vigili urbani, Sergio Ronchetti - voglio sottolineare che questi numeri non ci fanno piacere, come non ci piace fare multe, il nostro è soprattutto un impegno preventivo, e in quest'ottica vanno letti anche i servizi con l'autovelox o il telelaser: chi supera i limiti spesso non pensa a quello che può provocare. …. La cosa buona è che io ho un'amministrazione comunale alle spalle che non mi ha mai fatto discorsi di "incasso", di obiettivi da raggiungere".
Crediamo che dopo queste parole non ci sia altro da aggiungere per capire cosa realmente sta succedendo. E percio' invitiamo tutti coloro che si sentono ingiustamente multati a far valere i loro diritti, chiedendo che gli stessi siano rispettati da chi e' preposto alla sicurezza di tutti.
All'indirizzo Internet clicca qui si puo' scaricare un facsimile per il ricorso, mentre nel settore "cara Aduc" del sito dell'associazione si possono trovare tante risposte a quesiti posti da automobilisti che sono gia' stati multati e che hanno fatto o stanno facendo ricorso.
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