testata ADUC
TRENO DERAGLIATO PER USURA DELLA RETE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
26 gennaio 2001 0:00
 


SONO I RISULTATI DI UNA POLITICA TESA SOLO ALL'IMMAGINE E NON AL SERVIZIO.
L'ADUC CHIEDE AL MINISTERO DEI TRASPORTI E A QUELLO DEL TESORO SE GLI INVESTIMENTI PER MANUTENZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA RETE SIANO CONSONI O PENALIZZATI DALLA PREPONDERANZA DATA AD ALTRI INVESTIMENTI COME QUELLO PUBBLICITARIO

Firenze, 26 Gennaio 2001. Il treno Intercity n.271 Roma-Taranto e' deragliato nei pressi della stazione di Buccino, in provincia di Salerno. Non ci sono stati feriti e il traffico e' attualmente bloccato. L'incidente sarebbe stato causato da un cedimento delle rotaie.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' molto grave quello che e' successo a questo Intercity, perche' e' il campanello di allarme di una politica sbagliata che, purtroppo, si manifesta anche con incidenti come quello di oggi. E' quella politica che privilegia l'immagine al servizio, e se consideriamo che stiamo parlando di un servizio erogato in regime di monopolio, la cosa diventa ancora piu' grave.
Per cui abbiamo inutili campagne pubblicitarie miliardarie che elogiano servizi e qualita' di quell'Eurostar che, se escludiamo la direttissima Firenze/Roma, per il resto significa solo aggravio dei costi all'utenza e qualita' piu' scadente per gli altri servizi, soprattutto quelli pendolari e regionali.
La recente revisione tariffaria delle Fs, che ha visto una media enunciata di +5,2%, ma una realta' di aumenti anche oltre il 50% (soppressione degli abbonamenti Eurostar), non ha trovato corrispondenza su uno sviluppo quantitativo e qualitativo della rete, che continua ad essere insufficiente e posta sotto stress grazie all'uso massiccio degli Eurostar: per farli viaggiare nel rispetto dei livelli minimi di qualita', si e' costretti a penalizzare tutto il resto del servizio, manutenzione dei binari compresa, soprattutto nelle linee che non sono toccate da questi convogli, o lo sono marginalmente (come per l'appunto la Roma-Taranto, dove c'e' un solo Eurostar che ha tempi di trasporto pressocche' identici a quelli di un Intercity).
A noi gli Eurostar piacciono, ma solo quando sono un reale risparmio di tempo (come la direttissima Firenze-Roma), e non quando sono solo uno strumento per succhiare piu' soldi ai passeggeri e mantenere alto il livello di immagine. Inoltre ci preoccupa che l'incidente di oggi sia avvenuto per un cedimento strutturale, perche' questo vuol dire cattiva manutenzione e pochi investimenti in questo ambito. Siamo sicuri che i miliardi spesi nella campagne pubblicitarie non potessero essere utilizzati in modo diverso, visto anche che da queste campagne non si sono avuti vantaggi economici (le perdite del 1999 sono state di 2.851 miliardi di lire, e solo pochi giorni fa e' stato deciso di aumentare il capitale sociale di 6.610 miliardi che -e' bene ricordare- sono tutti soldi dello Stato).
Per queste ragioni abbiamo inviato al ministero dei Trasporti e al ministero del Tesoro (il proprietario unico delle Fs) una richiesta: sono sufficienti e consoni i soldi investiti per manutenzione e sviluppo della rete, oppure sono penalizzati dalla
reponderanza data ad altri investimenti come quello pubblicitario?
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS