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VENDITA CENTRALI ENEL
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Comunicato 
4 novembre 2000 0:00
 


MARCIA FUNEBRE PER L'INGRESSO DEI NUOVI GESTORI NEL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE ENERGETICA. IL MERCATO? LA CONCORRENZA? Firenze, 4 Novembre 2000. Il Governo ha deciso: il tetto di partecipazione pubblica nelle societa' che potranno partecipare all'asta per l'acquisto delle centrali Enel, e' del 30%.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Purtroppo il Governo non e' stato originale, e non ci ha stupito piu' di tanto: il suk orientale sulla percentuale di partecipazione pubblica, che si era scatenato dopo l'annuncio di un tetto (dello scorso 23 novembre), ha dato i suoi frutti, e le percentuali che oscillavano tra il 3 e il 49% si sono fermate li' dove una qualunque trattativa per l'acquisto di un tappeto sarebbe approdata: al 30%, che e' un tetto anche abbastanza alto, perche' l'oscillazione l'avevamo prevista tra il 20 e il 30. Quindi complimenti ai boiardi di Stato (Acea in testa) per essere riusciti ad ottenere il massimo. Tutto relativo, ovviamente, perche' comunque al capitale pubblico resta il potere di golden share, ma si dovra' fare meno fatica per rimettere insieme i pezzi di nuove societa' che raccoglieranno dall'Enel la gestione monopolista della produzione energetica. Perche' -per chi non volesse bendarsi gli occhi- di questo si tratta: passaggio di gestione, da un boiardo grosso ad un boiardo piccolo, ma sempre boiardo e sempre di Stato: cio' che conta, in una societa', e' chi decide, e lo Stato decide sempre.
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