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VENDITE SOTTOCOSTO. IL GOVERNO APPROVA IL REGOLAMENTO
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Comunicato 
16 giugno 2000 0:00
 


DA OGGI SIAMO MENO LIBERI DI RISPARMIARE?

Firenze, 16 Giugno 2000. Il Governo ha approvato il regolamento che disciplina le vendite sottocosto.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Da oggi siamo meno liberi di risparmiare. A quando i prezzi unici? Non e' una battuta, ma e' quello che ci comunica tra le righe il regolamento oggi approvato, dove in nome della tutela del mercato e del consumatore, si da' un'energica sferzata di statalismo al commercio e al diritto al consumo.
Per i nostri governanti sono da penalizzare le aziende che riescono, in un libero mercato, a farsi preferire dai consumatori, mentre questi ultimi sono considerati incapaci di scegliere e risparmiare.
La tutela che si vorrebbe mettere e' quella contro l'abuso di posizione dominante. Per parlare di questo abuso, quantomeno bisognerebbe essere scevri dal sospetto di esserne i principali artefici in tutta l'economia. Ci sono aziende "privatizzate" del nostro vivere quotidiano, che trasudano di abusi simili (Enel, Agip-Ip, Autostrade, Fs, Poste ….) e altre non privatizzate, ma ancora pubbliche, che sono la vergogna degli impegni presi in sede comunitaria e con gli elettori (Rai, Alitalia, Tirrenia, Fincantieri, ….).
Ebbene questo bell'esempio di libera economia che e' il nostro Governo, decide che, per esempio, l'impresa che in una provincia ha una quota di mercato superiore al 50% non puo' fare vendite sottocosto, confondendo le posizioni dominanti con quelle di qualita' che, per essere tali, sono state premiate dai consumatori che le hanno scelte a discapito di altre.
Questo modo di ragionare e praticare il mercato, va a braccietto con quello dell'Antitrust, quando, come nel caso della sentenza di condanna dei petrolieri, agisce solo sugli effetti (il cartello) e fa lo struzzo sulle cause (lo Stato imprenditore, controllore e controllato).
Ma perche' un'azienda dovrebbe limitare i suoi guadagni quando, a beneficiarne, sono anche i consumatori? L'intervento dello Stato sarebbe legittimo nel rimuovere leggi che limitino l'accesso ad altri rispetto a chi e' gia' sul mercato, ma non nell'impedire che il mercato sia tale. Con queste norme il Governo fa proprio questo: vuole evitare che i consumatori siano tali e che le aziende perseguano il loro scopo statutario, il lucro. Comunque, visti i presupposti, era logico che questo Governo/Stato-imprenditore procedesse in questo modo.
Con l'approvazione di oggi, pero', la battaglia per la liberta' di risparmiare non e' ancora persa. C'e' ancora l'esame del Consiglio di Stato, i pareri di Camera e Senato e il pronunciamento dell'Antitrust. Noi lo seguiremo passo passo per denunciare questo atto di statalismo liberticida.
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